
Ingegnere in campo informatico si crea un’attività per quando andrà in pensione e coltiva zafferano. "Il primo raccolto lo regalerò a chi me lo chiederà". Massimo Fabbris, di San Colombano, 64 anni, racconta: "Dopo tanto lavoro sono riuscito a portare a termine il mio progetto per la coltivazione dello zafferano in San Colombano (territorio generalmente vocato alla viticoltura, si tratta quindi di qualcosa di innovativo, ndr) – e ricorda - Il tutto è iniziato lo scorso anno, quando ho fatto varie ricerche e studiato ipotesi per capire come sfruttare un mio terreno agricolo in località Campagna. La scelta, o meglio la sfida, è caduta sulla coltivazione dello zafferano". L’uomo, a giugno, ha iniziato la preparazione del terreno, la concimazione e la fresatura. "A metà agosto ho interrato i Crocus Sativus, prodotto certificato, acquistati presso l’azienda Zafferano MonteFeltro. E fino all’inizio di novembre l’attività principale è stata quella di tenere pulito il terreno ed estirpare le piante grasse e erbacce che potevano danneggiare il Crocus – descrive -. La prima raccolta è stata domenica 8 mbre e prosegue ancora oggi.
Tutte le mattine alle 8 vado per raccogliere i fiori maturi prima che si aprano per poi procedere al togliere i pistilli, attività svolta da Susanne Gerhardt che ringrazio. Poi penso a essiccarli a bassa temperatura e confezionarli in giornata per ottenere la massima qualità del prodotto. I fiori vanno raccolti la mattina, prima che si schiudano, da noi è importante per via delle nebbie e l’umidità che ne deriva. Il prossimo anno venderò il prodotto, sia localmente che tramite web e i social". Paola Arensi