2010-03-15
— LODI —
«PROPRIO questa mattina ci ha detto che voleva tornare in Egitto. Forse, in qualche modo, aveva sentito il richiamo di Dio». Hanno dovuto ricorrere alla fede, ieri mattina, al quartiere Faustina, nel campo di calcio attrezzato ma a libera fruizione che si trova di fronte al palazzetto del Piermarini, gli amici di Mohammed Awad, 37 anni, egiziano, stroncato da un infarto mentre stava giocando la consueta partita domenicale. L’uomo, sposato e con tre figli piccoli, residente a Casalpusterlengo e con impieghi nel settore edile dove trovava di volta in volta lavoro, si è accasciato improvvisamente al suolo dopo essersi portato le mani al petto. Gli amici hanno chiamato subito il 118 ed i soccorritori hanno tentato, invano, di rianimarlo per oltre mezzora, lì sul prato, tre le due porte, sotto gli occhi increduli dei compagni di gioco. Quando i sanitari hanno gettato la spugna, il silenzio che si era creato è stato rotto dalle grida disperate degli amici che si sono poi seduti accanto a lui, abbracciando il corpo ormai senza vita. Awad era rientrato in Italia dall’Egitto, dove in gioventù aveva militato in una formazione calcistica di serie E, solo da poche settimane: si trovava in Italia da circa cinque anni e da tempo si ritrovava la domenica alla Faustina per giocare a calcio con giovani della sua comunità. Ieri mattina però, dopo solo una mezzora di gioco, la tragedia. L.D.B.