MARIO BORRA
Cronaca

Alla scoperta dei tesori di Codogno: le targhe sui monumenti ideate dai ragazzi delle medie e della scuola diocesana Andreoli

Undici i siti studiati della città lodigiana: gli approfondimenti saranno consultabili sul telefonino tramite un QrCode

Il progetto ha coinvolto anche il Museo cabriniano e le missionarie del Sacro Cuore

Il progetto ha coinvolto anche il Museo cabriniano e le missionarie del Sacro Cuore

Codogno (Lodi), 8 ottobre 2024 – I ragazzi promuovono la città. E lo fanno attraverso la ricerca e lo studio della storia di Codogno, che ora hanno dato i loro frutti: il progetto si è trasformato in un vero e proprio vademecum in cui sono finite le nozioni principali su monumenti e zone simbolo della città. Gli studenti delle medie dell’istituto comprensivo e della scuola diocesana Andreoli, insieme alle insegnanti, hanno realizzato l’iniziativa che ha portato alla produzione di un testo per ogni singolo luogo individuato come importante sotto vari livelli. In totale sono 11 i siti che gli alunni hanno studiato tramite una ricerca in classe: parco Zinghetto, Istituto missionarie del Sacro Cuore e museo cabriniano, chiesa di Santa Francesca Cabrini, Raccolta d’arte Lamberti, stadio Molinari, Villa Biancardi, piazza XX Settembre, Palazzo Soave e le chiese di Trinità, Frati e Caravaggio. Gli scritti molto dettagliati, messi nero su bianco dagli studenti, sono finiti sulle targhe di alluminio che alcuni giorni fa sono state posate di fianco ai luoghi simbolo: non il testo completo, l’approfondimento potrà essere effettuato tramite un QrCode apposto sul cartello. 

Sinergie cellulari

Il visitatore potrà puntare il telefonino sul codice e leggersi in tutta calma le notizie storiche e gli approfondimenti che gli alunni hanno prodotto durante il loro progetto didattico. Ieri pomeriggio l’iniziativa è stata presentata ufficialmente alla presenza dell’assessore alla cultura Silvia Salamina, dell’assessore all’urbanistica Giovanni Bolduri e della dirigente scolastica Cecilia Cugini. Quest’ultima ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, “visto che ha portato a diversi risultati come aver stimolato i ragazzi alla ricerca di informazioni storiche oltre che di scrivere, che è sempre importante, e di essersi cimentati anche nella produzione di immagini”. Salamina ha ringraziato il “collega“ Bolduri, poiché il progetto si è potuto concretizzare attraverso una pratica edilizia di una società che ha effettuato un intervento urbanistico e che ha pagato i cartelli e l’installazione.