PAOLA ARENSI
Cronaca

A Lodi, la sfida delle fonti rinnovabili: energia condivisa e cento impianti in comunità

A Turano Lodigiano i precursori nel territorio. Gli ambientalisti: “Gli imprenditori che aderiscono potranno accedere ai fondi del Pnrr”

Andrea Poggio di Legambiente si definisce soddisfatto delle risposte arrivate finora dal territorio

Andrea Poggio di Legambiente si definisce soddisfatto delle risposte arrivate finora dal territorio

Lodi, 28 dicembre 2024 – Nel Lodigiano c’è molto fermento per l’energia green condivisa e Legambiente, che si è impegnata per promuoverla, si dice soddisfatta per il riscontro finora ottenuto. Burocrazia, competenze tecniche e finanziamenti da ricevere con tempi lunghi, però, stanno rallentando i processi. Lo spiega Andrea Poggio di Legambiente, ritenendo “necessaria la collaborazione tra le amministrazioni comunali, che per loro natura sanno unire, e i privati che, invece, riescono a investire prima nei progetti, senza dover attendere finanziamenti pubblici”.

Il caso di Turano

Per Poggio: “Nel Lodigiano di comunità energetiche funzionanti, come in tutta Italia, ce ne sono poche. C’è quella di Turano Lodigiano che, però, è ancora piccola e in fase sperimentale. Noi di Legambiente ne abbiamo costituita una a luglio, la “Comunità solare” ma abbiamo configurato tutto solo a fine ottobre, quindi esistiamo da 2 mesi. Poi ne abbiamo costituite altre 8, ma non abbiamo ancora iniziato lo scambio tra produttore e consumatore. Siamo in una fase di registrazione”. A Turano, nel gennaio 2022, è stata inaugurata “Solisca”, prima anche in Lombardia (dopo che era stata avviata a ottobre 2020). È in grado di produrre 50mila kWh/anno di energia rinnovabile grazie a due impianti fotovoltaici di potenza complessiva pari a 45 kW installati sulle aree coperte del campo sportivo e della palestra. Della comunità energetica di Turano Lodigiano fanno parte famiglie (oltre una ventina), la parrocchia e nove utenze comunali. Alla “Comunità solare” di Legambiente invece si può aderire con una quota da 25 euro, per sempre, restituibile al recesso: si partecipa così allo scambio condiviso".

L’iniziativa di Legambiente 

Una volta si pensava che le comunità energetiche partissero dalle amministrazioni comunali “ma in realtà queste sono una minoranza e molte delle vecchie, che hanno fatto assemblea di costituzione su base comunale, partecipando al bando di regione, con Sorgenia o altre società di riferimento, in realtà non sono operative. Perché non sanno come attuare tutto o attendono finanziamenti e quindi non hanno ancora realizzato gli impianti – ribadisce Poggio –. È per questa ragione che, a settembre, come Legambiente, abbiamo lanciato il gruppo di acquisto fotovoltaico. Finché non hai gli impianti non riesci a costituire le configurazioni per partire. Ora quindi iniziamo a realizzare i primi progetti, come quello in un condominio di Lodi, in via Monte Bianco. Siamo molto contenti per il riscontro”. 

Fronte piacentino

Si aggiungono una trentina di impianti prenotati dai privati lodigiani nel gruppo di acquisto e una decina per il Piacentino. “Per ora abbiamo quattro impianti ultimati che devono aderire alla nostra Cer di Lodi o costituirne una loro” dettaglia. Sul fronte enti locali, il Comune di Guardamiglio ha finito l’iter per aderire alla comunità energetica di Lodi, altri due hanno iniziato le procedure amministrative e altri sette inizieranno a gennaio. “Entro l’anno – conclude Poggio – contiamo 100 impianti di privati e in parte anche nostri e un milione di euro come investimenti di impianti nostri nel 2025. Più 5 megawatt previsti di impianti di privati, comprese le imprese. Ci sono aperture di dialogo di imprenditori che se faranno questo impianto in comunità energetica potranno accedere ai fondi del Pnrr”. Il Comune di Lodi, invece, dovrebbe costruire la comunità energetica a gennaio.