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Lodi, il Comune rescinde l'accordo con l'ASP, opposizioni sul piede di guerra

L'amministrazione comunale di Lodi ha deciso di recedere dall'accordo con l'Azienda servizi alla persona Basso Lodigiano. Le opposizioni temono aggravi e rischi di spesa, mentre l'amministrazione afferma che la decisione è dettata da motivi tecnici.

L’amministrazione comunale di Lodi ha deciso di recedere dall’accordo di collaborazione, in essere dal 2020, con l’Azienda servizi alla persona Basso Lodigiano. Questo dal 1 gennaio 2024, demandando al Consiglio comunale, entro fine anno, la ridefinizione della riorganizzazione dei servizi socio educativi comunali. Le opposizioni sono però sulle barricate. "Il tema è delicato, ma è stato affrontato in modo superficiale – tuona Eleonora Ferri della Lega –. Questa delibera può presupporre aggravi e rischi di spesa. Per un atto amministrativo così ci vogliono motivi tecnici e amministrativi". "Vergognoso che si passi da un ente all’altro con una lettera del sindaco – sottolinea Lorenzo Maggi della lista civica Broletto con Maggi –, la competenza è del Consiglio comunale. In commissione Welfare non sono stato messo nella condizione di esprimermi". "Condivido e basta guardare la città come è sporca e poco curata – ribadisce Gianmario Invernizzi della lista civica Sara Casanova sindaco – si procede da faciloni, senza dare dati, spiegazioni". Per Giulia Baggi di Fratelli D’Italia "il centrosinistra ha deciso di abbandonare l’Asp, che negli ultimi due anni ha gestito con buoni risultati i servizi per minori, anziani e persone con disabilità e di tornare all’Azienda speciale consortile, solo per ragioni politiche". Giusy Molinari (Gruppo misto), non ha partecipato al voto. "Non c’erano le condizioni per poter esprimere un voto consapevole" spiega. P.A