Lodi, 29 maggio 2020 - Sfruttando la fragilità di persone anziane, un sedicente mago prometteva, in cambio di soldi, di togliere il malocchio, comunicare con i defunti ed effettuare esorcismi. L'uomo, un 70enne, è stato arrestato e posto ai domiciliari, insieme alla moglie 69enne e alla figlia 27enne.
La Guardia di finanza di Lodi, guidata dal comandante Vincenzo Andreone, con un'operazione chiamata "The magicians", ha infatti eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti delle tre persone indagate dalla procura della Repubblica di Lodi per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, all'autoriciclaggio ed al reimpiego di denaro di provenienza illecita. I finanzieri hanno anche eseguito numerose perquisizioni che hanno portato anche al sequestro di beni mobili e immobili per un importo complessivo di 3,6 milioni di euro.
Le indagini, svolte dalla Tenenza di Casalpusterlengo, sotto la direzione della procura della Repubblica di Lodi, hanno permesso di evidenziare condotte illecite ai danni di oltre 450 persone, residenti su tutto il territorio nazionale, che hanno versato, dal 2014 ad oggi, una somma pari a 3.600.000 euro. Il mago sfruttando la sua fama di cartomante ed approfittando, secondo le accuse, della vulnerabilità delle persone offese, le convinceva del fatto che esistevano gravi pericoli per loro o i loro familiari. Così facendo, le induceva a corrispondergli ingenti somme di denaro in cambio di rituali magici ed esorcismi che avrebbero eliminato ogni sorta di negatività.
Sempre secondo l'accusa, le truffe sarebbero state perpetrate, prevalentemente, attraverso la televisione e i social network e avrebbero consentito di incassare da ogni singola vittima enormi cifre, anche oltre i 100mila euro. Il caso più eclatante è quello di una signora della provincia di Rimini, rimasta vedova, che è arrivata a pagare al mago la somma complessiva di 350mila euro.
Gli approfondimenti investigativi, eseguiti mediante l'incrocio delle movimentazioni bancarie (conti correnti e ricariche postepay) con i dati patrimoniali del nucleo familiare degli indagati, hanno permesso, inoltre, di individuare anche un commercialista ed altra persona, che hanno impiegato il denaro proveniente dalle truffe per acquistare appartamenti, autovetture di lusso e patrimonializzare una societa' immobiliare.
ha collaborato CARLO D'ELIA