Dopo la denuncia per maltrattamenti in famiglia viene allontanato da moglie e figli ma non rispetta il provvedimento e finisce in manette. Un sessantaduenne lodigiano il 29 luglio è stato arrestato dalla Mobile di Lodi. Un fermo in flagranza di reato, previsto dal Codice Rosso. L’arrestato è accusato di aver violato il divieto di avvicinamento all’ex convivente, misura adottata a tutela della famiglia. Il Tribunale di Lodi aveva emesso il provvedimento a gennaio. Il divieto di avvicinamento alla persona offesa prevede di doversi mantenere ad almeno 150 metri di distanza. Ma secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine il sessantaduenne in più occasioni si sarebbe comunque avvicinato all’ex convivente, madre dei suoi due figli.
Lunedì scorso però la polizia di Stato lo ha rintracciato a 50 metri dall’abitazione della ex compagna, quindi lo ha fermato e portato in Questura per l’arresto in flagranza di reato previsto appunto dal Codice Rosso. Per lui quindi sono aumentati i guai. Ha infatti subìto un processo per direttissima che, oltre all’avvicinamento alla sua famiglia, gli ha vietato anche di dimorare nel comune di Lodi. Le autorità hanno preso questo provvedimento per assicurare la tutela dell’ex compagna e dei loro figli minori.
Poi in Tribunale da settembre seguirà il regolare processo e l’interessato, in quella sede, dovrà difendersi dalle accuse. La donna, a ottobre 2023, lo aveva denunciato per maltrattamenti in famiglia. La richiesta di aiuto era arrivata in seguito a quelli che sono stati descritti come "continue vessazioni, insulti e liti furibonde". A maggio il provvedimento era stato esteso anche agli esercizi commerciali limitrofi all’appartamento di residenza della donna e dei figli. Ma il sessantaduenne è stato denunciato "per aver continuato a porre in essere comportamenti imprevedibili e lesivi dell’integrità psicofisica dei figli, continuando a rivolgere minacce alla ex compagna".
Nel primo semestre del 2024 nel Lodigiano sono stati emessi 19 ammonimenti per violenza domestica, 9 per atti persecutori e richieste due sorveglianze speciali a carico di maltrattanti.