
L'assemblea di presentazione della Rsa di Massalengo
Massalengo (Lodi), 14 ottobre 2021- E’ partito il cantiere della nuova residenza sanitaria assistenziale di Massalengo. Una imponente struttura con tre piani fuori terra. In quindici mesi il territorio alle porte di Lodi avrà a disposizione 200 posti letto (120 più 80 nucleo Alzheimer), con 5 posti di prelazione per degrado sociale o disagio di anziani del territorio, cui sarebbero garantite rette calmierare a seconda delle necessità.
"Si stimano più di 100 posti di lavoro, oltre l'indotto, per il quale cercheremo di portare economia in paese. Seguirà una seconda assemblea quando sarà reso noto il gestore, per far sì che i posti di lavoro, in via prioritaria, restino nell’arco dei 15 chilometri – ha chiarito, in assemblea pubblica, il sindaco Severino Serafini – Parliamo di un’opportunità: un investimento privato da più di 10 milioni di euro, una cantierizzazione di 15 mesi e opere pubbliche per quasi 800 mila euro”. L'operazione è partita negli ultimi mesi di amministrazione Papagni, quattro anni e mezzo fa. Si era deciso di alienare un terreno pubblico in diritto di superficie per edificare case o, appunto, Rsa. L’area è stata acquisita da una società lodigiana neo costituita che ha poi definito, con il commissario del Comune (dopo il commissariamento dell’ente), una prima bozza convenzionale urbanistica per regolare i rapporti con l’amministrazione. Serafini ci lavora dall’elezione, nel 2018. La società lodigiana all’epoca ha ceduto la partita ad Arco lavori, consorzio di imprese del settore del Ravennate.
“All’epoca abbiamo postole le basi dal notaio, nel 2019 e introdotto opere di mitigazione: la riqualificazione della Roggia Filippessa, la riqualificazione dell'area a verde tra Motta e Massalengo, con la creazione di un'area giochi ed un percorso nel verde che collegherà via Marini a via Padre Marco (passando per via Nassiriya). Ma anche la riqualificazione della viabilità in fregio alla struttura” ha elencato. Senza però nascondere una premessa:”Noi, all’opposizione, eravamo contrari a realizzare lì la struttura perché quel campo, durante le ultime alluvioni, ha raccolto molte acque dalle esondazioni della roggia che corre a fianco – ha chiarito il sindaco- . Ma ormai l'operazione era consolidata, non potevo invalidare un atto. L’ho governata e ho lavorato parallelamente con Consorzio Muzza e Regione per fare investimenti che sistemassero opere idrauliche. E che stanno trovando compimento. L'anno scorso abbiamo ottenuto finanziamenti regionali, nel piano Lombardia, per il tramite del Consorzio Muzza. da utilizzarsi per il completamento dello scolmatore che attraversa il paese e arriva alla campagna tra San Martino e Ossago, dove diventa un piccolo fosso e c’è un imbuto che non consente operazioni idrauliche ampie. Quindi poi lo scolmatore sarà collegato al colatore Muzza e meglio utilizzato.
Con più sicurezza per Massalengo” ha spiegato.” Nella prima bozza di convenzione urbanistica era prevista la totale tombinatura della roggia ma noi abbiamo invece scelto di valorizzarla. Piantumazioni, riconsolidamento sponde con massi ciclopici etc.” ha assicurato ancora l’amministratore. Ad oggi il sindaco ha incontrato il costruttore e il fondo di investimento internazionale Eqt, svedese, con sede anche in Italia, che ha ritenuto valida l'operazione, dando parametri per la realizzazione della struttura affinché, per esempio, sia energeticamente autosufficiente e Covid free (la prima in Italia, realizzata ex novo, con acceso nuovi ospiti in specifiche aree). “Certo è – ha concluso il primo cittadino – che il territorio diventerà più appetibile. In quanto alle rette, il Fondo ha assicurato che il gestore partirà con una struttura non convenzionata, ma che offrirà qualità prezzo accessibile ai fruitori della zona lombarda. Non rette insostenibili. Tutto per fare in modo si riempia prima possibile. Il gestore, invece, ora è coperto da segreto industriale e sconosciuto, sappiamo solo che è del nord Italia” .