MARIO BORRA
Cronaca

Materna di Santo Stefano, in Consiglio è rivolta: i genitori contro la sindaca. Intervengono i carabinieri

Testolina in Aula: i funzionari non danno l’ok al rinnovo della convenzione. “Vergogna, dimettiti”

I carabinieri sono dovuti intervenire in Consiglio comunale

I carabinieri sono dovuti intervenire in Consiglio comunale

Santo Stefano Lodigiano (Lodi), 28 gennaio 2025 – È scoppiata la rivolta dei genitori ieri sera in Consiglio comunale a Santo Stefano. E sono dovuti intervenire i carabinieri per difendere la sindaca Marinella Testolina.

All’ordine del giorno c’era la discussione di una mozione presentata dalla minoranza sul futuro della scuola materna, a rischio chiusura per le difficoltà nel trovare l’intesa con l’ente gestore. Giorni fa il primo cittadino aveva fatto sapere che la scuola era destinata alla serrata e c’erano già state proteste dei genitori tra sit-in e marce silenziose. Poi il filo della trattativa si era ripreso e un’intesa era stata virtualmente siglata il 22 gennaio.

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La protesta dei genitori in Consiglio Comunale

L’accordo tra Comune e associazione San Bassiano, il gestore della materna uscente ed unico interlocutore, doveva prevedere l’uso in comodato gratuito dell’immobile di piazza Roma da parte del privato con invece a carico del Comune le spese per le utenze, lo stipendio della cuoca a 36 ore settimanali e l’elargizione di un contributo dell’ente pubblico pari a diecimila euro. Per l’anno 2025-2026 e per quello successivo la retta annuale sarebbe stata di 1.900 euro. Tutti importi parametrati con un minimo di 20 bimbi iscritti. La sindaca Testolina però aveva tirato il freno a mano, ribadendo che l’accordo non c’era ancora perché occorreva effettuare ulteriori verifiche soprattutto di natura economica. In questi giorni non si è mai sbilanciata e ieri sera, in Consiglio comunale, è arrivata la doccia fredda. In risposta alla mozione della minoranza la sindaca ha letto una lunga relazione dicendo poi che i funzionari non danno il via libera per il rinnovo della convenzione all’attuale gestore. A quel punto i genitori sono scoppiati in applausi ironici e hanno gridato “vergogna”, “dimettiti”. Poi le si sono avvicinati minacciosamente. A separarli sono intervenuti i carabinieri che poi hanno scortato il primo cittadino fuori dall’aula.