MARIO BORRA
Cronaca

Maxi debito Parco Tecnologico Padano, il presidente: "Non prevedo la sconfitta"

A un mese dalla nomina Vittorio Codeluppi delinea il percorso per il salvataggio della Fondazione che ha un’esposizione debitoria di 19 milioni

Lodi – Primo giro di boa a un mese circa dall’incarico e il neopresidente della Fondazione Parco Tecnologico Padano, Vittorio Codeluppi, è pronto alle nuove sfide che "non potranno contemplare la parola sconfitta". Il riferimento è all’enorme esposizione debitoria, 19 milioni, che grava sull’ente e per cui occorre una exit strategy. "Purtroppo si è arrivati a una tensione finanziaria ma devo ringraziare le banche e i fornitori che hanno manifestato enorme attenzione verso le vicissitudini della Fondazione – spiega Codeluppi – Hanno compreso le nostre difficoltà e oggi abbiamo tutti gli elementi perché la strategia di risanamento si esplichi entro la fine dell’anno. Non è previsto alcun tipo di sconfitta né indietreggiamento".

La sfida

Codeluppi è il primo presidente della Fondazione non politico e questo è un dato fondamentale visto che prima era al vertice c’era il sindaco o il presidente della Provincia. Inoltre non prenderà un euro per l’incarico. "Io cerco di essere sempre presente e ho già incontrato tutti, dagli advisor ai collaboratori, dai ricercatori al rettore e a chi si occupa l’immobile anche per capire un prossimo progetto di efficientamento energetico. Questa struttura ha una potenzialità enorme: una delle prime decisioni è stata chiedere che venisse riattivata la fontana e che venisse meglio manutenuto l’atrio di una struttura bellissima che è tutt’altro che una cattedrale del deserto. Sono dettagli, ma importanti come l’esigenza di avere una struttura di comunicazione per far sì che si conoscano le eccellenze di questo ente: basti pensare che tre ricercatrici di primo livello sono andate a Colonia, ma pochi lo sanno".

Chi è

Per il commercialista 50enne, presidente di Asvicom, si tratta della seconda carica pubblica dopo l’esperienza di assessore alle Attività produttive tra il 2012 e il 2013. Dieci anni fa Codeluppi si calò nel ruolo in "una Giunta già molto forte e strutturata e fu un’esperienza gratificante" mentre oggi è ritornato in sella alla Fondazione Ptp (separata dalla Ptp Science Park, società cooperativa che ha una sana attività di impresa, partecipata al 95% da Fondazione e al 5% da Parco Tecnologico Padano srl in liquidazione). "Oggi le sfide sono forse più complesse ma credo di avere le idee chiare. Due le priorità: il “mondo” Parco Tecnologico è un asset irrinunciabile per il territorio; quando entri devi immaginarti giovani che studiano, fanno ricerca e impresa. Vederlo come un piccolo Mit non è un’ipotesi utopistica, visto che l’università ha palesato una manifestazione di interesse per proseguire un percorso di interazione con il Parco e ho già incontrato il rettore".