![Conto alla rovescia per la procedura di analisi del maxi progetto del parco fotovoltaico in area agricola alla frazione... Conto alla rovescia per la procedura di analisi del maxi progetto del parco fotovoltaico in area agricola alla frazione...](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZjcyYWVkZmMtN2M4MC00/0/maxi-parco-fotovoltaico-il-progetto-al-setaccio.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Conto alla rovescia per la procedura di analisi del maxi progetto del parco fotovoltaico in area agricola alla frazione...
Conto alla rovescia per la procedura di analisi del maxi progetto del parco fotovoltaico in area agricola alla frazione Triulza, presentato il 23 dicembre scorso da una società di Milano. È stata indetta la conferenza di servizi asincrona, della durata di 45 giorni, che permette agli enti interessati, nella fattispecie una ventina, di accendere i riflettori su contenuto dei documenti presentati dal privato. Ogni organismo dovrà approfondire e fornire un’osservazione sul progetto che si estende su 138mila metri quadrati nei confronti del quale l’intera comunità codognese si è schierata contro.
A dare principale battaglia saranno sicuramente il Comune, che si è già schierato con i residenti della frazione mobilitatisi all’inizio di gennaio con una partecipata assemblea pubblica, e la riserva naturale Monticchie che dista una manciata di chilometri dal possibile insediamento. Si alzano dunque le barricate per cercare di fermare l’invasione dei pannelli solari che, secondo gli oppositori, stravolgerebbe la frazione a livello paesaggistico e sarebbe un duro colpo anche sotto il profilo ambientale. Il comitato spontaneo sorto dopo l’assemblea ha già promosso una raccolta di firme che sta proseguendo anche in questi giorni e che sarà di supporto ad una mozione bipartisan che il consiglio comunale si è impegnato a trattare e a votare all’unanimità in uno delle prossime sedute. La battaglia è solo agli inizi: il Comune ha già presentato una serie di osservazioni critiche sul documento progettuale, confutate dalla società privata. Ora l’ente pubblico cercherà di far valere le proprie ragioni anche in sede di conferenza dei servizi.
Mario Borra