Stangata sulla refezione scolastica, soprattutto per le famiglie meno abbienti: l’amministrazione comunale, infatti, alcuni giorni fa, ha approvato la rideterminazione delle fasce Isee e conseguentemente ha applicato un sensibile aumento delle rette la cui piena operatività partirà dal 1 gennaio del prossimo anno. Infatti, per esempio, fino alla rimodulazione, esisteva una fascia fino a 3mila euro di reddito che pagava 0.90 centesimi a pasto mentre tra poche settimane la fascia sarà estesa fino a seimila euro con applicazione del costo di 1.90 per ogni singolo pasto. Fino ad oggi chi era nella fascia tra i 3mila e i 6mila euro di Isee, pagava 1.75 euro. Da gennaio entrerà in vigore quella tra i 6mila e 12mila la cui quota a pasto è stata fissata a 3.70 euro. Rideterminata inoltre una fascia oltre i 12mila euro di Isee che, dal prossimo anno, pagherà il pasto 4.75 mentre, fino a questo momento, esisteva un range tra seimila e 9mila euro che corrispondeva 2.65 per ogni pranzo in mensa. Per gli alunni non residenti, invece, il costo del pasto sarà di 4.75 euro. La motivazione dell’applicazione del balzello è che la ditta appaltatrice del servizio ha adeguato il costo del pasto tenendo presente l’andamento dell’indice Istat ed applicando un aumento del 4.1%. Resta gratuita la mensa agli alunni con disabilità e per il quarto figlio.
M.B.