
L’ingresso dell’ospedale di Codogno, dove nella notte tra martedì e ieri il giovane ha creato momenti di terrore
Codogno (Lodi) – Minacce di morte in reparto. Attimi di tensione in piena notte tra martedì e mercoledì nell’ospedale di Codogno. Un paziente arrivato dapprima in Pronto soccorso e poi dirottato al servizio psichiatrico diagnosi e cura (Spdc) ha minacciato il personale sanitario con una grossa vite.
Ennesimo episodio con infermieri e medici loro malgrado vittime di persone violente: i casi nel Lodigiano sono in aumento negli ultimi mesi e anche le forze dell’ordine sono dovute intervenire per evitare guai peggiori agli operatori purtroppo sotto scacco. Anche l’altra notte attorno alle due c’è stato bisogno dell’intervento di due pattuglie dei carabinieri dopo che era arrivata la chiamata al 112 per un ragazzo di 19 anni, che in Pronto Soccorso minacciava il personale.
Una volta giunti sul posto i militari dell’Arma hanno accertato che il giovanissimo paziente aveva estratto un oggetto contundente con il quale si era avvicinato minacciosamente ad una dottoressa in quel momento di turno in Psichiatria. C’è voluta tutta la professionalità e la calma, nonostante la tensione palpabile, del medico il quale ha cercato in tutti i modi di tranquillizzare il ragazzo e convincerlo a farsi ricoverare. Ci è voluto un po’ di tempo e tanta pazienza ma alla fine il diciannovenne è stato trattenuto all’interno della struttura.
I carabinieri hanno quindi sequestrato l’arma impropria che alla fine è risultata essere una grossa vite di almeno 10 centimetri di lunghezza che il ragazzo aveva estratto dalla tasca brandendola in maniera minacciosa. Inoltre per lui potrebbe scattare anche l’accusa e la denuncia a piede libero per minacce. Resta ovviamente la paura per quegli attimi lunghissimi che hanno avuto fortunatamente un lieto fine ma che avrebbero potuto riservare un epilogo diverso.
Negli ultimi anni anche nel Lodigiano i casi di violenza nelle strutture sanitarie sono notevolmente aumentate. L’ultimo caso era avvenuto a inizio marzo con due extracomunitari arrivati in Pronto soccorso sempre a Codogno i quali hanno causato qualche problema al personale mentre a febbraio invece un 36enne aveva dato in escandescenza rompendo uno specchio, un tavolo e rovesciando un materasso. A Lodi invece nel 2024 un ubriaco aveva preso a pugni in faccia un medico ed aveva aggredito pure gli agenti della polizia intervenuti mentre a febbraio del 2023 un uomo fuori controllo aveva distrutto il Pronto soccorso dell’Ospedale di Lodi causando danni per 50 mila euro.