REDAZIONE LODI

Mondiali di Qwan Ki Do al gran finale

Lodi, al PalaCastellotti si conclude la tre giorni che ha visto sfidarsi 800 agonisti

Lodi, al PalaCastellotti si conclude la tre giorni che ha visto sfidarsi 800 agonisti

Lodi, al PalaCastellotti si conclude la tre giorni che ha visto sfidarsi 800 agonisti

Il maestro Pham Xuan Tong, fondatore del Qwan Ki Do, ha scelto Lodi per uno degli eventi internazionali più importanti della disciplina. Si conclude oggi a Lodi il Campionato Mondiale dedicato agli juniores praticanti dell’arte marziale vietnamita. Più di 800 atleti provenienti da tutto il mondo, con un’età compresa tra i 6 e i 17 anni, si sono sfidati al PalaCastellotti dove, da venerdì, si è respirata un’aria internazionale con i colori delle bandiere intrecciati a cori, applausi e grida di tifo. Un clima di fervore e di festa per uno dei campionati con il maggior numero di atleti nella storia della disciplina. Gli atleti sono arrivati anche da Inghilterra, Romania, Spagna, Belgio, Irlanda, ma anche da Senegal, Marocco, Moldavia e Francia. Tra gli italiani presente la campionessa europea Federica Pagani (nella foto), e poi appartenenti alla scuola del Soffio del Drago di Lodi, promoter dell’evento assieme all’International Qwan Ki Do Federation. A sostenere l’evento anche la delegazione del Coni e la Nazionale, rappresentata nelle tre giornate di gare dal direttore tecnico Davide Migliore.

"Qwan Ki Do significa “Via dell’energia interiore“ – ha spiegato il maestro Pham Xuan Tong –. Abbiamo iniziato con 6 allievi in un garage, mentre ora ci sono più di 40mila allievi in 32 nazioni nel mondo. L’energia interiore è infatti qualcosa d’innato nell’essere umano, prescinde le frontiere e i confini dei paesi". Sono numerosi i valori insegnati agli allievi di questa disciplina sino-vietnamita. Il rispetto, il coraggio, l’appartenenza, ma anche la competizione, soprattutto con loro stessi. L.R.C.