SOMAGLIA (Lodi)
Si sentono male di notte, in casa e chiamano il 118, l’abitazione era satura di monossido di carbonio. Grande spavento, intorno all’una della notte tra venerdì e ieri, in un’abitazione di Somaglia. L’appartamento in cui sono intervenuti i soccorritori si trova in via XXV aprile, nella frazione di San Martino Pizzolano. Probabilmente per scaldarsi, una famiglia di extracomunitari ha acceso un braciere in casa, senza sapere che avrebbe corso un grave pericolo. Di lì a poco, infatti, sono sorti problemi e il nucleo familiare ha avuto bisogno di essere soccorso. La coppia, una donna di 38 anni col marito e tre bambini di quattro, otto e dieci anni, ha presto allertato il soccorso sanitario perché tutti i presenti hanno improvvisamente iniziato a non sentirsi bene e in particolare la mamma. A quel punto sono intervenuti i sanitari, con due ambulanze e l’automedica ed il rilevatore del gas killer, inodore e incolore, monossido di carbonio, ha dato l’allarme. È stato quindi il 118 ad allertare anche i vigili del fuoco, che hanno il compito di mettere in sicurezza gli ambienti in casi simili. È quindi subito arrivata una squadra dei pompieri dal distaccamento volontario di Casalpusterlengo. Il 118 ha subito preso in cura i cinque residenti e li ha accompagnati all’ospedale. Intanto è stato verificato che la percentuale, notevole, di gas killer presente nell’appartamento era stata causata da un braciere, per motivi da accertare. A riportare le conseguenze più gravi è stata la mamma, accompagnata in ospedale dal medico insieme a uno dei piccoli. Stavano per fortuna meglio il papà e gli altri due bambini presenti, scortati da un infermiere. Sono tutti stati visitati all’ospedale Maggiore di Lodi e hanno ricevuto le cure del caso. Nessuno correrebbe pericolo di vita. P.A.