
L'esperta Maria Crsitina Loi all'inaugurazione della mostra su Mary Hadfield Cosway
Lodi, 24 settembre 2022 - In mostra ci sono dipinti che Mary Hadfield Cosway, diplomatasi all'Accademia del disegno di Firenze nel 1778, non potè esporre pubblicamente perché nel suo contratto matrimoniale col celebre miniaturista della corte britannica Richard Cosway, come d'uso all'epoca, era previsto che non facesse concorrenza al marito e non 'lavorasse'. Ed alcuni stralci di lettere della fitta corrispondenza (la gran parte è conservata a Washington) che ha avuto col presidente americano Thomas Jefferson per 38 anni dopo l'incontro a Parigi nel 1786 che è poi sfociato nella suggestione di una love story, romanzata nel film "Jefferson in Paris".
Ma negli spazi allestiti in via Gorini 10, aperti al pubblico dal 23 settembre al 27 novembre 2022, tra i gadget è possibile anche trovare la marmellata di ciligie preparata in base ad una ricetta scritta dalla moglie di Alessandro Manzoni: la figlia dello scrittore italiano studiò, come molte giovani dell'epoca provenienti da un po' tutto il nord Italia, presso il collegio della Dame inglesi che Mary Hadfield, filantropa, fondò a Lodi nel 1812 e che rimase attivo per 166 anni (dal 1948 venne gestito dalle suore di Maria Bambina), fino al 1978. Tutt'oggi parte dei locali del lascito della nobildonna inglese, gestito dalla Fondazione Cosway, ospita un Cfp e la sede distaccata di una scuola media mentre alcuni ambienti sono stati restaurati. Tra questi la prestigiosa 'stanza della musica' (Mary era conosciuta anche per le sue doti musicali), che apre le porte alla città per eventi speciali.
Artista e mecenate, donna europea
Per la prima volta si torna a parlare di Mary Hadfield Cosway, nata a Firenze nel 1760 e morta a Lodi nel 1838 (è sepolta nel Santuario di Santa Maria delle Grazie, accanto all'ex collegio), non solo in relazione al marito o al presidente americano, ma come una "figura assolutamente contemporanea di un donna straordinaria, di grandi valori e principi, abituata a colloquiare nelle corti d'Europa con una grandezza di pensiero, che fu mecenate" - hanno sottolineato al taglio del nastro Fulvio Pandini, presidente della sede di Lodi di Assolombarda, insieme al direttore generale Alessandro Scarabelli, al presidente della Fondazione Bpl Duccio Castellotti e al presidente della Fondazione Cosway Francesco Chiodaroli. Mary infatti, fu capace di intessere relazioni e amicizie con personalità di rilievo dellla storia politica e culturale, tra cui, solo per citarne alcune, la famiglia Bonaparte, Vittorio Alfieri, Ugo Foscolo, Angelika Kauffman, Antonio Canova. Ed è proprio su di lei, sullo scrigno ancora in buona misura inesplorato dell'ex collegio, che Lodi vuole puntare per fare conoscere questa figura dal respiro internazionale, una "proto-femminista" che, patite le limitazioni imposte al suo genere (la pittrice Mary Hadfield espose le sue opere presso la Royal academy a Londra solo fino al 1789; l'anno dopo nacque la sua unica figlia, Paola, morta a 6 anni), decise di puntare sull'educazione femminile come primo passo verso l'autonomia, se non altro di pensiero.
L'educazione femminile
Ciò che distinse l'operato di Mary Hadfield Cosway, fu proprio la volontà di aprire una scuola per le giovani per insegnare loro non solo cucito e belle maniere. Una passione, quella per la formazione dei più giovani, che condivise proprio con Thomas Jefferson, che fondò l'università della Virginia: "Non vogliamo speculare sul presunto innamoramento - sottolinea Maria Cristina Loi, del Politecnico di Milano, studiosa del presidente americano -. Sicuramente entrambi nutrivano amore per la cultura e convidevano la certezza dell'importanza dell'educazione. Si conobbero quando Jefferson era ambasciatore a Parigi. Lui, scritta la dichiarazione d'indipendenza, disegnò l'università secondo il modello 'campus' ancora attuale ma indicò anche un programma orario di studi, programmi e professori. Qui a Lodi ho trovato tantissimi spunti sul progetto educativo di Mary, che aggiungeva però, al programma scolastico, anche la preghiera o il raccoglimento. C'è da sottolineare inoltre che George Hadfield, architetto, fratello di Mary, lavorò per la costruzione del Campidoglio americano".
Come e quando accedere alla mostra
L'esposizione è il rsultato della collaborazione tra gli studiosi del comitato scientifico internazionale che hanno selezionato i materiali, per lo più mai esposti al pubblico, e svolto nuove ricerche storiche e artistiche, e i docenti e gli studenti del liceo artistico Callisto Piazza di Lodi e della Fondazione Clerici, coinvolti in diverse forme, tra cui la rielaborazione di abiti e oggetti d'uso dell'epoca. La mostra, curata da Monja Faroni, Laura Facchini e Maria Cristina Lodi per la sezione americana, arricchita di un catalogo e di numeri gadget (tra cui alcune piastrelle con disegni di Mary), sostenuta da Assolombarda e Fondazione Banca Popolare di Lodi, è aperta ad ingresso gratuito fino al 27 novembre 2022 in via Paolo Gorini 10, a Lodi, il giovedì e venerdì ore 16-19, il sabato e domenica ore 10-13 e 16-19. Per informazioni info@fondazionemariacosway.it, tel.0371-440711.