MARIO BORRA
Cronaca

Codogno, il Museo dei combattenti pronto al debutto

Il 19 ottobre l'apertura ufficiale nei locali di via Cavallotti. La città si prepara alla festa

La riqualificazione del marmo all’ingresso

La riqualificazione del marmo all’ingresso

Codogno (Lodi), 9 ottobre 2024 – Il museo “costruito“ (anche) dai parenti dei caduti nelle varie guerre del secolo scorso che hanno arricchito la già nutrita collezione di documenti e cimeli presenti da tempo nei locali di via Cavallotti: ora lo “scrigno“ della sede dell’Associazione Combattenti è pronto per essere svelato e soprattutto usufruito dall’intera città. Il 19 ottobre alle 15 sarà ufficialmente aperto alla presenza delle maggiori autorità del territorio anche se, di fatto, ormai da alcuni mesi l’allestimento dei locali era già stato predisposto al termine dell’enorme lavoro di recupero e di catalogazione portato a termine dal presidente del sodalizio Domenico Bescapè. Ora si può ammirare un archivio storico sulle guerre d’indipendenza italiane, sulla prima e sulla seconda guerra mondiale oltre a fotografie, reperti e documenti storici molto importanti, enciclopedie e audiocassette che sono state messe a disposizione di tutti. La sede, dopo il Covid, era un passo dalla chiusura: con gli ultimi Combattenti deceduti e il numero di simpatizzanti da rimpinguare e rimotivare, la situazione sembrava quasi disperata.

Plauso ai volontari

Solo nel 2022 era stata lanciata una sorta di ultima chiamata per salvare la collezione che stava letteralmente ammuffendo: gli scarponi dell’alpino e celebre vignettista Beppe Novello che stavano marcendo erano l’esempio lampante. È stato merito di Bescapè e di altri volontari i quali si sono rimboccati le maniche e, non solo hanno salvato il piccolo museo che fino a quel momento era relegato in una stanza, ma hanno rimosso dalla polvere centinaia di documenti che giacevano in cantina. Ma hanno coinvolto anche amici e parenti dei caduti in una simbolica gara a portare cimeli e documenti al museo.

Ora la sede può essere visitabile nella sua interezza in un percorso ragionato che può finalmente permettere al visitatore di tuffarsi in un pezzo di storia codognese. A breve, da metà ottobre, inizieranno anche le visite delle scolaresche le cui maestre potranno anche fare “lezione“ di storia in un’aula davvero suggestiva e diversa. Ultimo tocco prima dell’apertura è stata la riqualificazione del marmo all’ingresso su cui campeggia il bollettino della vittoria della Prima guerra mondiale.