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Da mercoledì Mussolini non è più cittadino onorario a Salò, mentre a Codogno mantiene il più alto riconoscimento condividendolo dalla...
Da mercoledì Mussolini non è più cittadino onorario a Salò, mentre a Codogno mantiene il più alto riconoscimento condividendolo dalla fine del 2019 addirittura con Liliana Segre (nella foto), superstite del lager di Auschwitz. Lo ribadisce la sezione codognese del Partito Democratico, che chiede di nuovo all’Esecutivo di centrodestra di votare la cancellazione del riconoscimento al Duce, concesso il 13 maggio del 1924 dall’allora assise consiliare "in piedi, all’unanimità e per acclamazione" e, secondo quanto risulta dall’archivio storico del Comune, mai revocato nel Dopoguerra. "Com’è possibile che vittima e carnefice siano sullo stesso piano? – attacca Cristina Baggi, consigliere comunale Dem – In municipio è stato messo mano recentemente al regolamento sulle benemerenze civiche, peccato che l’Albo delle cittadinanze onorarie non ci sia ancora. Forse stanno riflettendo su cosa fare di quel nome tanto scomodo? Per l’attuale Giunta né il cognome né la figura del Duce sono scomodi, mentre lo è sicuramente molto di più la parola “antifascista“ che il sindaco Francesco Passerini non riesce mai a pronunciare rivolta a se stesso né nei discorsi del 25 Aprile nè in occasione della Giornata della memoria". Poi l’invito a rimuovere il nome di Mussolini dai cittadini onorari. "Passerini dia un colpo di telefono al suo omologo di Salò e, nel complimentarsi, gli chieda come ha fatto".
M.B.