Lodi - A Lodi l’arte diventa un mezzo per comunicare con i giovani. Il protagonista è un elefante di legno che sarà inaugurato il 16 marzo 2021 nel parco di villa Braila. Si tratta di una bellissima scultura realizzata dall’artista Antonio Massarutto, designer friulano residente in Toscana, in collaborazione con i ragazzi della Comunità Educativa “Casa Oceano”, dell’appartamento per minori stranieri non accompagnati “Casa Eg” e dei Servizi educativi integrati della cooperativa sociale “Famiglia Nuova”. Tutte realtà che, nel Lodigiano, accompagnano i ragazzi adolescenti e pre-adolescenti nel loro percorso di crescita. Fronteggiando insieme a loro qualsiasi tipo di difficoltà e ricevendo in cambio, quasi sempre, sorrisi dal valore inestimabile.
“Mi interessa molto collaborare con questi ragazzi, creare una relazione ma, durante il lavoro - interviene l’artista - non voglio conoscere il vissuto personale, voglio evitare il pregiudizio compassionevole. È sempre stimolante confrontarsi con i giovani: ti spingono a guardare ciò che fai da una prospettiva insolita e anche questa volta si sono dimostrati dei validi collaboratori, portatori di idee e creatività pura”. L’opera rappresenta un animale, un possente elefante in cammino. L’autore ama molto la natura. “È stata una bella occasione per fare qualcosa di strano – commenta Ivan di Casa Oceano - all’inizio non sapevo cosa aspettarmi, poi il risultato è stato speciale”. L’elefante sarà installato, per idea dell’architetto Mario Quadraroli, dove urbano e naturale si combinano, ovvero il giardino di Villa Braila, un edificio in stile liberty costruito agli inizi del secolo scorso, circondato da un parco ricco di alberi secolari.
E l’opera entrerà a far parte in modo permanente del percorso Naturarte. “La scultura sarà donata all’Associazione Civica La Braila – dice Mariarosa Devecchi, presidente di Famiglia Nuova - un regalo che facciamo alla città in occasione del quarantennale della cooperativa, affinché tutti i cittadini possano ammirarla e un po’ sentirsi parte della nostra storia. Noi ci siamo subito riconosciuti in questo lavoro di Massarutto, abbiamo visto nell’elefante un animale instancabile, simbolo di buona memoria e longevità, con un senso di grande appartenenza alla sua comunità, della quale protegge tutti, in particolare piccoli e fragili. E inoltre credo che l’animale in cammino sia di buon auspicio per il futuro nostro e di tutti”. Paola Arensi