Omicidio di Antonio Novati, fermo convalidato per Francesco Vailati: “Gravi indizi di colpevolezza”

Massalengo (Lodi), secondo l'accusa l'agricoltore avrebbe accoltellato il commercialista dopo una discussione per lo sfratto dalla sua cascina

Antonio Novati e il luogo del ritrovamento del cadavere

Antonio Novati e il luogo del ritrovamento del cadavere

Massalengo (Lodi) – È stato convalidato il fermo di indiziato di delitto per Francesco Vailati, il 60enne accusato di aver ucciso il commercialista milanese 75enne Antonio Novati, trovato cadavere in auto nel tardo pomeriggio di giovedì 20 aprile in località Tripoli di Massalengo, nei pressi della cascina Scappadina.

Lo sfratto e la lite

Secondo l’accusa l’omicidio sarebbe nato in seguito alla violenta discussione tra Vailati e il commercialista, che si era recato nella cascina dell’agricoltore per notificargli la data, senza proroghe, entro la quale lasciare l’abitazione dopo l’aggiudicazione in asta ad altri proprietari.

Indizi di colpevolezza

Valilati rimane dunque, in carcere. Il gip ha motivato la decisione specificando che sussistono gravi indizi di colpevolezza. I sospetti si erano addensati sull’agricoltore già nella serata di venerdì 21 aprile. Portato in caserma l’uomo era stato sottoposto al fermo dopo circa 3 ore di interrogatorio. 

Domiciliari negati

L’avvocato di Vailati, Chiara Belandi, dello studio legale Alberto Scapaticci di Brescia, aveva chiesto invece gli arresti domiciliari sostenendo che non ci fosse il pericolo di fuga il commercialista 75enne.