LUCA RAIMONDI COMINESI
Cronaca

Lodi, omicidio Bolzoni: lo zio non risponde e il nipote conferma la sua innocenza

È terminata qualche minuto fa nel carcere di Lodi l’udienza per la convalida del fermo dei due uomini fermati con l’accusa di omicidio e rapina

Il 61enne Roberto "Rambo" Bolzoni è stato trovato morto nella sua auto. Sul suo corpo numerose coltellate

Il 61enne Roberto "Rambo" Bolzoni è stato trovato morto nella sua auto. Sul suo corpo numerose coltellate

Lodi, 25 febbraio 2025 – Si è concluso poco fa l’interrogatorio di garanzia per la convalida del fermo dei due uomini arrestati per l’omicidio di Roberto Bolzoni, il sessantunenne lodigiano ucciso nella sua auto in piazza Omegna.

Le indagini su Roberto Zuccotti e Andrea Gianì erano scattate sabato scorso grazie ai video delle telecamere di sicurezza del centro scommesse Snai di via Villani. Le registrazioni mostrano zio e nipote, di 48 e 29 anni, salire sulla Golf bianca della vittima, verso le 18:30 del pomeriggio di domenica 16 febbraio. Da quel momento non si è più avuta alcuna notizia di Bolzoni, fino al rinvenimento del corpo, trovato in una pozza di sangue all’interno del veicolo, che era stato chiuso dall’esterno.

Inoltre, sono state sottoposte all'analisi della scientifica le scarpe dei due uomini che presenterebbero diverse macchie di sangue, riconducibili a quello di Bolzoni. I legali di Zuccotti, gli avvocati Elena Veronesi e Andrea Arcidiacono, hanno fatto sapere, all'uscita dall'udienza, che l'uomo, residente a Crespiatica e con precedenti penali per spaccio, sta bene e che si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Andrea Gianì, assistito dal difensore Alessandro Corrente, ha invece ribadito la sua estraneità ai fatti. Spetterà ora al Gip decidere se convalidare il fermo per zio e nipote. Proseguono le indagini sull'omicidio di Bolzoni. Gli inquirenti, guidati dalla procuratrice Laura Pedio, stanno ancora cercando gli averi del sessantunenne e l'arma del delitto.