MARIO BORRA
Cronaca

Paese mignon, grande piano. A Maccastorna tornano in auge hotel e officina sulla ciclabile

Il progetto era già stato considerato due anni fa, poi lasciato nel cassetto per via dei costi. Ora il Comune punta a poco meno di 3 milioni grazie a un bando romano, integrati da Aipo.

Il sindaco Fabrizio Santantonio

Il sindaco Fabrizio Santantonio

MACCASTORNA (Lodi)

Il paese più piccolo del Lodigiano pensa in grande: ritorna prepotentemente in auge infatti il progetto di realizzazione di una struttura polifunzionale con ostello e ciclofficina ad alto livello di digitalizzazione, inserito sulla ciclovia Vento. Sorgerebbe sulle ceneri dell’ex casello idraulico, che era di proprietà del Demanio.

Già un paio di anni fa sembrava che il piano dovesse decollare: ora riprende forza con costi più importanti, che oltrepassano i tre milioni. Una cifra monstre per il paese mignon, poco meno di 70 abitanti, quasi dieci volte oltre le entrate annuali del Comune. Spesa che ovviamente non è sulle spalle di Maccastorna ma che l’Amministrazione del sindaco Fabrizio Santantonio punta a ottenere grazie a un bando della Presidenza del Consiglio dei ministri finalizzato a selezionare piani di sviluppo con l’obiettivo di riqualificare aree dismesse o inutilizzate.

Una parte quindi si spera arrivi da fondi statali (poco più di due milioni e 680mila euro) mentre altri 400 mila euro erano già stati stanziati al tempo del primo progetto dall’Agenzia interregionale per il Po. A fine marzo il Comune ha affidato il compito a uno studio di architettura con l’obiettivo di aggiornare il progetto esecutivo che l’ente pubblico aveva preparato tempo fa e poi aveva dovuto tenere nel cassetto per il caro prezzi che aveva di fatto scoraggiato le imprese a partecipare al vecchio bando.

A malincuore il Comune aveva dovuto restituire 700mila euro di contributi regionali. Ora però spera di ottenere le risorse per avviare e completare l’opera, dando impulso turistico alla zona. L’avviso ministeriale era uscito alla fine del 2024 e scadeva lunedì scorso. L’idea ora è di radere al suolo completamente l’ex casello idraulico e realizzare il nuovo cicloalbergo.

Mario Borra