Cantiere formalmente avviato per la riqualificazione di palazzo Soave anche se c’è purtroppo una “grana” in più da risolvere: infatti, dall’8 dicembre scorso il cancello d’entrata è stato “spazzato” via da un’auto il cui conducente ha tirato dritto alla curva di viale Gandolfi, forse per un colpo di sonno. Il manfuatto in ferro è stato divelto, piegato e, secondo le prime verifiche, il danno sembra più grave di quanto ci si potesse aspettare. Il rischio infatti è che la cancellata debba esere rifatta ex novo e non possa dunque essere recuperata con un certosino lavoro da fabbro come invece avvenne nel 2006 quando, in conseguenza di un episodio simile, l’ingresso del settecentesco edificio simbolo della città fu distrutto da un’auto in corsa. Ora si attendono le perizie assicurative per capire la portata economica del danno e del successivo risarcimento che il Comune punta ad incassare. Nel computo dei lavori inseriti nei 500mila euro di fondi regionali a bando di gara che costituiscono la prima tranche di riqualificazione del Soave c’era anche la posa della recinzione di ferro per sostituire la rete metallica attualmente esistente; ora, però occorrerà considerare anche la cancellata divelta la cui ricostruzione, si spera, possa essere integralmente finanziata dai soldi dell’assicurazione. Intanto, finalmente dopo qualche mese di attesa è stata apposta la firma sul contratto con la ditta vincitrice dell’appalto e così come è avvenuta la consegna dei lavori che fanno scattare il conto alla rovescia per il termine dei lavori. Deve ancora essere invece messo a gara invece il secondo lotto di interventi già finanziato con poco meno di un milione di euro grazie al contributo della Fondazione Cariplo.
M.B.