MARIO BORRA
Cronaca

Prima erano le logistiche, ora i parchi solari: Lodigiano ancora sotto assedio. Il caso Codogno

Al Comune presentata domanda per 140mila metri quadri di pannelli. L’8 gennaio al circolo Arci i residenti si confronteranno in un’assemblea

SAN DONATO - EFFICENZA ENERGETICA - PANNELLI SOLARI - FOTO CANALI/ANSA - PER REDAZIONE SUD MILANO/METROPOLI - PINCIONI/CANGEMI

SAN DONATO - EFFICENZA ENERGETICA - PANNELLI SOLARI - FOTO CANALI/ANSA - PER REDAZIONE SUD MILANO/METROPOLI - PINCIONI/CANGEMI

Codogno (Lodi) – Prima le logistiche, ora i maxi parchi solari. Il territorio lodigiano, in questi ultimi mesi, è di nuovo sotto “assedio” e questa volta sono i terreni agricoli a essere appetibili per poter ospitare mega impianti fotovoltaici. Ormai, è una corsa a occupare superfici anche incentivati da una normativa che non lega questa tipologia di insediamenti al consumo di suolo. L’ultima richiesta in ordine di tempo riguarda la frazione di Triulza, su cui incombe una domanda per 140mila metri quadrati di pannelli, che è arrivata l’antivigilia di Natale sul tavolo degli amministratori comunali. Il progetto ha generato un’alzata di scudi da parte dell’esecutivo municipale, che ha ribadito di provare mettere a terra una strategia per poter contrastare l’iter della procedura abilitativa semplificata (Pas), attraverso la quale la documentazione è arrivata in Comune.

Anche la piccola località, immersa nella campagna e stretta tra la via Emilia e il polo produttivo Mirandolina, è in subbuglio: l’8 gennaio al circolo Arci è stata indetta un’assemblea pubblica per informare i residenti sul futuro impianto. Il Comune tempo fa aveva bocciato per ben due volte una richiesta di una maxi logistica alle porte della città: allora, l’ente pubblico vinse la battaglia anche forte di uno strumento urbanistico che non prevedeva insediamenti di quel tipo in quella zona. Il nodo, ora, riguarda il maxi parco solare e il suo contrasto.

Un tema che, per ora, sembra maggiormente complesso per chi intende opporsi. A segnare la strada in salita c’è il fatto che questi progetti siano incentivati nel contesto della transizione energetica. Triulza, se andasse in porto l’iter dell’impianto fotovoltaico, sarebbe di fatto “accerchiata“ dai pannelli: un altro insediamento da 160mila metri quadrati è pronto a partire, qualora fosse approvato, a nord della piccola località verso Casalpusterlengo. In provincia sul piatto ci sono attualmente almeno sei richieste analoghe: oltre alle due di Codogno, ce ne sono tre a Terranova dei Passerini e una a Sant’Angelo Lodigiano. In alcuni casi si tratta di un progetto di agrivoltaico, cioè con la possibilità di coltivo sotto i pannelli, mentre in altri si tratta semplicemente di un impianto a terra.