Molte le penne nere che hanno sfilato ieri pomeriggio a Lodi, ma sicuramente non diecimila. La stima che molti degli organizzatori avevano previsto non si è concretizzata e sono stati solo alcune centinaia gli alpini presenti in città. Ci si attende però che sarà oggi il giorno della vera e propria “invasione“. La giornata di ieri è stata comunque un piccolo successo, la sfilata partita attorno alle 15 da viale Piacenza ha attraversato tutto corso Mazzini raggiungendo piazzale Zaninelli tra molti applausi e sorrisi della cittadinanza, tra bambini che alzavano le bandiere e gli adulti che alzavano i cellulari per immortalare la parata.
La banda degli alpini, nel corteo, ha contribuito ad aumentare il coinvolgimento, con le penne nere che cantavano e i lodigiani che li seguivano. L’alzabandiera al milite ignoto di piazzale Zaninelli si è svolto però in un clima di rispetto e silenzio. Solo la banda ha suonato accompagnando il tricolore con l’inno di Mameli. Le più alte cariche della città, come sindaco Andrea Furegato, affiancato da altri esponenti della Giunta, il prefetto Enrico Roccatagliata, il presidente della provincia Fabrizio Santantonio e i vertici provinciali delle forze dell’ordine erano alla testa del corteo, che si è poi stretto per entrare in corso Roma, dove molti cittadini curiosi si erano accalcati per assistere. Anche dai negozi le persone sono uscite a guardare. Il corteo ha poi raggiunto piazza della Vittoria e poi si è diretto in Duomo per partecipare alla messa celebrata dal vescovo Maurizio Malvestiti.
Tra gli alpini presenti Giorgio Castello, della sezione di Rozzano, ha evidenziato come sia stata una giornata ben organizzata, che ha mostrato come la sezione di Lodi sia un gruppo efficiente. "Chissà quando o se si farà mai un altro raduno qui, ovviamente non c’è l’accoglienza che c’è in luoghi come il Veneto, ciononostante vedo che la cittadinanza è molto partecipe. Qui si ricordano le tradizioni, le tradizioni buone" ha aggiunto. Gli alpini Marco Fanghetti e Mario Dalpiano, della sezione Valtellina, hanno evidenziato la pecca "di alcune vie erano un po’ strette, e quindi la marcia che normalmente si fa in file di 5 o 6 qui si è dovuta fare in 3, ma quello non è stato un grosso problema. Il problema principale è che tra gli alpini non c’è ricambio generazionale, e si vede da quello che abbiamo intorno. Togliendo la leva militare questo è il risultato, gli alpini son sempre di meno, spero che domani ci siano più membri delle istituzioni" ha aggiunto.
Cleto Moreschi, sempre della sezione Valtellina, ha affermato "devo dire molto ben organizzata la giornata di oggi, domani dovrebbe arrivare più gente si spera".
Il programma di oggi risulta più ricco invece: alle 8.30 l’ammassamento e accreditamento di sezioni e gruppi al parco Isola Carolina. Alle 9.30 gli Onori iniziali ai Gonfaloni e al Labaro dell’associazione Nazionale Alpini con saluti delle autorità. A seguire la Sfilata delle sezioni e gruppi che passa intorno alle mura fino al ponte, sale la città da via XX Settembre per poi entrare in piazza della Vittoria, qui il passaggio della stecca e l’ammainabandiera. Al termine di questo gli onori finali ai gonfaloni e al Labaro dell’associazione nazionale alpini. A seguito il corteo si sposterà verso corso Vittorio e poi viale Dante, qui si scioglierà. Sempre lì in zona, alla BPL di Lodi, sono stati allestiti numerosi banchetti di ristoranti e realtà culinarie della città, con stand che mettono in vendita oggetti a tema alpini, similmente anche in piazza Mercato, per accogliere le penne nere e per la cittadinanza.