Linee del Lodigiano a rischio tagli, i pendolari promettono battaglia

Il comitato dei viaggiatori chiede di non toccare l’orario, proponendo investimenti sulla Milano-Piacenza

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Pendolari alla stazione di Casalpusterlengo

Lodi, 16 novembre 2024 – Ipotesi e ragionamenti sul ridimensionamento delle corse regionali invernali per la saturazione del “nodo“ di Milano, il Comitato pendolari del Lodigiano e Sud Milano alza le barricate: ”Secondo noi, al crescere della popolazione, deve corrispondere un maggiore investimento nelle linee ed infrastrutture ferroviarie. Non il taglio dei treni, solo perché si investe di più in strade, autostrade, tangenziali, ponti e sottopassi” incalzano gli attivisti.

La S12 a rischio

Tra gli “spettri“ di cui parlano i viaggiatori, ci sono anche quelli riguardanti la S12: “Anche per la S12 sarebbero previsti tagli, dopo ben tre inaugurazioni in 10 anni. Il sud Milano fino a Piacenza viaggia su rete molto vecchia e usurata, che genera un guasto al giorno. Invece che investire qui, la Regione pensa di tagliare? Eppure il “nodo Melegnanese è uno dei più trafficati ed inquinati della Lombardia – incalzano –. La S12 può correre tranquillamente fuori dal Passante, nella cintura sud, a ovest di Rogoredo, verso San Cristoforo, lo diciamo da mesi. Con zero costi e tracce disponibili”.

Nel Basso Lodigiano, per i pendolari “gli R38 (Trenord Regionale R38 Piacenza-Lodi-Milano), vanno anzi aumentati visto che le carrozze sono piene ogni mattina ed i bus inquinanti sostitutivi sono anacronistici – aggiungono –. Inoltre va detto che la riqualificazione in corso a Lodi e Codogno ha dimenticato la fatiscente stazione di Casalpusterlengo oltre a stazioni minori a sud, addirittura pericolanti”.

Venti di protesta

“Dobbiamo farci sentire o una scure si abbatterà sulle performance del servizio ferroviario regionale – sottolineano ancora –: eppure al momento del rinnovo, pochi mesi fa, del Contratto di Servizio col gestore Trenord, senza gara, per altri dieci anni, il piano industriale presentato sembrava l’Eldorado della professionalità dei servizi ferroviari. Indici di puntualità e miglioramento del servizio in incremento per i prossimi anni. Siamo a fine 2024 e ci ritroviamo con un pericoloso ripensamento del servizio ferroviario lombardo”.

Da qui le richieste del Comitato alla Giunta regionale e agli enti locali: “Chiediamo di non programmare nessun taglio nell’imminente orario invernale e una iniziativa forte, ma soprattutto unitaria, da parte delle minoranze in Consiglio Regionale, e degli amministratori tutti nei Consigli Comunali, nel Consiglio Metropolitano, nella Provincia di Lodi, per sostenere i pendolari, gli studenti, i turisti ed i viaggiatori di tutti delle linee ferroviarie lombarde: non si tocchi l’orario ferroviario in vigenza. Il treno è il mezzo più economico e meno inquinante. Salvaguardiamolo!”.