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Peste suina, Lodigiano in ginocchio: “E’ il Covid degli allevamenti, stanziare subito risorse”

L’allarme di Andrea Furegato, sindaco del capoluogo. “In provincia 340mila suini e poco più di 200mila abitanti, la filiera ha un impatto enorme sul territorio”

Controlli in un allevamento di suini. Nel riquadro, Andrea Furegato, sindaco di Lodi

Controlli in un allevamento di suini. Nel riquadro, Andrea Furegato, sindaco di Lodi

Lodi – “La peste suina è il Covid degli allevamenti e ha un impatto enorme sul territorio: nella sola provincia di Lodi ci sono 340mila suini e poco più di 200mila abitanti: questa parte di filiera è un pezzo di un percorso industriale che porta anche alla produzione dei migliori prosciutti a livello nazionale, bisogna intervenire”.

A lanciare l'allarme all'Adnkronos è il sindaco di Lodi, Andrea Furegato: "Oltre alle misure di mitigazione per impedire la diffusione della peste suina - dice - bisogna stanziare le risorse per sostenere gli allevamenti: non solo coprire i danni diretti (vale a dire gli abbattimenti dei capi malati) ma anche gli investimenti che le aziende hanno fatto".

Nel frattempo, la Regione ha ricostruito la catena di diffusione della Psa (Peste suina africana), individuando a Vernate, in provincia di Milano all’interno del Parco del Ticino, l’allevamento zero da cui si è diffuso il focolaio che ha poi impestato mezza Lombardia.