MARIO BORRA
Cronaca

Pietra d’inciampo per Enrico Boriani. Scelse i partigiani e morì a Mauthausen

Era scappato sulle colline piacentine scegliendo i partigiani e rifiutandosi di aderire alla Rsi: Enrico Boriani è stato però catturato...

Era scappato sulle colline piacentine scegliendo i partigiani e rifiutandosi di aderire alla Rsi: Enrico Boriani è stato però catturato...

Era scappato sulle colline piacentine scegliendo i partigiani e rifiutandosi di aderire alla Rsi: Enrico Boriani è stato però catturato...

Era scappato sulle colline piacentine scegliendo i partigiani e rifiutandosi di aderire alla Rsi: Enrico Boriani è stato però catturato e spedito nel campo di concentramento di Mauthausen dove morì il 22 aprile del 1945 a soli 20 anni. Per lui, oltre ad una via dedicata ormai da alcuni anni, ora a Codogno c’è anche la pietra d’inciampo a perpetuarne la memoria: il blocco di pietra e di ottone è stato infatti collocato domenica mattina all’inizio di via Cesaris, la piccola strada che ha visto i natali di Boriani, mentre in municipio, in una sala Santelli affollatissima, si è la svolta la cerimonia di commemorazione.

"Era un ragazzo intelligente e studiava con profitto – ha ricordato la nipote Enrica Maffini –. Aveva molti amici e si dilettava con la fisarmonica. Era renitente alla leva e quando a Guardamiglio un capo fascista gli disse 'Che fai Enrico ti nascondi?', capì che era giunta l’ora di fare una scelta".

Il presidente di Anpi provinciale Roberto Nalbone ha letto la breve biografia mentre la presidente di Anpi codognese uscente Viviana Stroher ha invece parlato della pietra d’inciampo come di "un monumento discreto, non verticale, messo nella terra e che non si impone ma riesce a catturare l’attenzione".

M.B.