PAOLA ARENSI
Cronaca

"Pochi infermieri, turni disumani". In due per quaranta pazienti

La denuncia: lavoriamo anche 15 giorni di seguito senza riposo. La pausa pranzo non esiste

"Pochi infermieri, turni disumani". In due per quaranta pazienti

"Pochi infermieri, turni disumani". In due per quaranta pazienti

"Turni massacranti, a volte di due soli infermieri per 40 pazienti" il sindacato Usb ha inviato una diffida all’Azienda socio-sanitaria territoriale di Lodi. "L’Asst di Lodi non ha mai risposto a lettera, sollecito e diffida – dichiara il sindacalista Paolo Verdelli –. Chiediamo un intervento urgente alla direzione sanitaria, che porti all’integrazione del personale in turno o alla riduzione temporanea dei posti letto, a tutela degli operatori sanitari e dei pazienti". Per il sindacato il personale affronta "anche 15 giorni di seguito senza pausa e più notti consecutive senza riposo, tanto da preoccuparsi del rischio di danneggiare i 40 ospiti del piccolo ospedale di Sant’Angelo. Nel timore di sbagliare per la stanchezza, o semplicemente lasciando un degente per ore, senza cambiarlo, perché si deve dare la priorità a chi ha problemi più gravi, che non siano quelli di preservare la dignità del malato" insiste la sigla. "Tra un’ala e l’altra dell’ospedale c’è un vasto atrio di 50 metri di uso comune e se c’e’ un’urgenza in una delle due, si rischia di lasciare scoperta l’altra, affidandola solo agli operatori socio sanitari, che non hanno le competenze per alcune mansioni" aggiunge Usb.

Problemi anche con i riposi; "La pausa pranzo non esiste, magari sgranocchiamo qualcosa di veloce tra una terapia e l’altra, mentre ci bombardano di richieste. A volte prepariamo le colazioni, perché gli oss non ce la fanno, dovendo anche lavare venti persone e sempre mentre somministriamo le terapie – spiegano alcuni dipendenti, tramite il sindacato –. L’azienda afferma che non può fare nulla, perché i concorsi vanno deserti ed è vero. Ma allora riduciamo i posti letto. Quello però, lo sappiamo, non si può fare, perché altrimenti saltano i guadagni". "Il tutto – concludono – per uno stipendio di 1700 euro lordi. E allora, chi può, è normale che si vada in Svizzera o in Paesi". Asst si è riservata di replicare in giornata.