CARLO D'ELIA
Cronaca

Processo Uggetti: "Il bando del Comune era una porcata"

In Aula parla il grande escluso del bando per le piscine

L’ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, all’ingresso del tribunale

Lodi, 6 aprile 2017 - "Il bando per le piscine? Una porcata che agevolava solo Sporting Lodi". L’imprenditore Marco Ballardini, 49 anni, titolare della Sporting Isolabella, è stato tra i primi a segnalare sulle pagine dei giornali locali, con mail indirizzate al Comune e poi con una diffida, alcune delle incoerenze del bando per la gestione della piscine estive del Belgiardino e di via Ferrabini. Ballardini si era lamentato perché di fatto escluso dalla gara, gettando ombra sulla regolarità dell’appalto assegnato a Sporting Lodi. A raccontare l’episodio è stato lo stesso imprenditore, ieri, durante la sesta udienza del processo che vede imputati per turbativa d’asta l’ex sindaco Simone Uggetti, il dirigente comunale Giuseppe Demuro, l’avvocato Cristiano Marini e l’imprenditore Luigi Pasquini.

"L’assegnazione dei punteggi agevolava solo la Sporting Lodi – ha spiegato Ballardini rispondendo alle domande del pm Laura Siani –. L’offerta economica aveva poco valore, quello che interessava erano altri fattori come i rapporti con le scuole e le associazioni. Nonostante la nostra collaborazione con la società Asd Fanfulla Lodi 1874 Nuoto, non avevamo nessuna possibilità di vincere". Le polemiche di Ballardini aveva preoccupato l’ex sindaco. Tanto che a metà aprile 2016, Uggetti decise di chiedere un appuntamento al comandante provinciale della Guardia di finanza Massimo Benassi. Il colonnello informò immediatamente la pm Laura Siani e il 15 aprile 2016, quando Uggetti si accomodò sul divanetto nell’ufficio di Benassi, venne fatta partire l’intercettazione.

La questione riguardava Marco Ballardini, grande escluso dall’appalto, che protestava sui giornali locali adombrando imbrogli. Uggetti e Marini erano preoccupati per una sua eventuale denuncia che avrebbe potuto smascherare gli accordi sull’appalto delle piscine e allora l’ex sindaco cercò di mettere in cattiva luce Ballardini. Nell’udienza di ieri sono stati ascoltati anche gli altri partecipanti al bando per la gestione delle piscine scoperte comunali: Renato La Rana della società Acquatica Sport e Fitness di Castelleone (Cremona), Roberto Del Bianco, presidente della società Nuotatori Milanesi e Angelo Cerri, vicepresidente dell’Asd Fanfulla Lodi 1874 Nuoto.

Poi, in aula ha testimoniato anche il maresciallo del Nucleo di polizia di tributaria, Leonardo Palummieri, che ha ripercorso tutte le tappe dell’inchiesta: dalla denuncia della funzionaria Caterina Uggè datata 8 marzo 2016 all’arresto dell’ex sindaco del 3 maggio scorso. "Conoscevamo quasi tutte le persone coinvolte nella vicenda - spiega Palummieri -. Nei mesi precedenti stavamo indagando sui lavori di realizzazione della nuova piscina Faustina e così eravamo entrati in contatto con Marini, Uggetti e Pasquini". Poi, sull’attività investigativa aggiunge: "Dopo gli arresti del 3 maggio scorso avevamo sequestrato tutti i dispositivi elettronici degli indagati e abbiamo trovato diverse bozze del bando incriminato modificato via mail da Uggetti e Marini". In chiusura di udienza, il dirigente comunale Giuseppe Demuro si è rifiutato di sottoporsi all’esame e di rispondere alle domande del pm.