
Mauro Soldati
Castelnuovo Bocca d'Adda- "Avete un vincolo dell'accoglienza imposto dalla Prefettura. E mettere nero su banco un progetto che coinvolga tutto il paese è una risposta concreta ed evita che arrivi in paese un numero di persone imposto dall'alto. I profughi passeranno, ma quello che si sarà costruito rimarrà qui e sarà a beneficio di tutti." Ieri sera, l'assemblea pubblica in sala consiliare indetta dall'amministrazione comunale, alla presenza il presidente della Provincia di Lodi Mauro Soldati, del direttore dell'Azienda servizi alla persona Giorgio Savino e di Donatella Barberis dell'Ufficio di Piano, per fare conoscere i dettagli dell'intervento di riqualificazione dell'ex casa cantoniera, di proprietà della Provincia, con un progetto di orto sociale annesso, è filata via liscia. Nessuna contestazione come era avvenuto il 3 settembre scorso quando il sindaco Marcello Schiavi cercò di far capire, invano, che l'accoglienza dei migranti va governata e non subìta. Ieri sera, la spiegazione dell'intervento è stata, alla fine, salutata da un applauso.
Lo stabile che si affaccia sulla provinciale 27 sarà rimesso a nuovo con un esborso di 50mila euro, erogati dalla Fondazione Comunitaria, mentre in collaborazione con l'istituto agrario Tosi e la supervisione anche del professor Francesco Salamini, si darà vita ad un orto didattico. L'accoglienza prevederà l'arrivo di 10-12 richiedenti asilo. Il Presidente della Provincia di lodi Mauro Soldati ha ribadito che "questa è l'occasione per avere a disposizione un patrimonio per il futuro" visto che "alla fine lo stabile finirà nelle mani del comune". Il consiglio comunale di questa sera affronterà di nuovo l'argomento attraverso una mozione presentata dalla minoranza, mentre oggi il progetto di accoglienza di Castelnuovo farà scuola e verrà presentato in conferenza stampa dalla Fondazione Comunitaria.