Lo sport serve al corpo come alla mente con il progetto “Oltre l’ostacolo“. L’iniziativa è stata presentata ieri e dura due anni, promossa dalla Nuova Atletica Fanfulla Lodigiana grazie al sostegno della Fondazione Comunitara della provincia di Lodi. Si punta a prevenire il disagio giovanile attraverso momenti di formazione, destinati agli atleti e alle figure educanti (genitori e allenatori). Essenziale per migliorare la salute psicofisica del gruppo degli atleti è la figura dello psicologo sportivo, individuato nella dottoressa Marianna Gesmundo, ex atleta Fanfulla che ha già iniziato a lavorare, dal 24 ottobre, coi tecnici della società. Il progetto è a cura di Lorella Faraoni (medico tossicologo), Patrizia Biagini (dottoressa in Filosofia a indirizzo psicologico) e Daniele Bonasera (referente della Federazione Atletica Leggera per il Lodigiano), e si sviluppa su due anni di lavoro: prima lo psicologo sportivo si occupa della formazione di tecnici e genitori per sensibilizzare e formare sulla tematica della salute psicofisica e l’importanza dello sport come prevenzione del disagio; poi questo viene fatto sul campo con gli atleti. Il rapporto Unicef del 2021 rivela come in Europa il 19% dei ragazzi e oltre il 16% delle ragazze tra i quindici e i diciannove anni soffrano di disturbi psichici. La Nuova Atletica Fanfulla, conta 16 allenatori e 250 atleti, circa la metà nella fascia di età tra gli 11 e i 17 anni. Le ragazze sono 140 Attualmente è presieduta da Giuseppe Variato, e ha fatto crescere nelle sue fila, parlando dei tempi più recenti, i velocisti Edoardo Scotti, finalista alle Olimpiadi di Tokyo e Parigi e vicecampione d’Europa 2024 a Roma sempre in staffetta, e Kelly Ann Doualla Edimo, che sta riscrivendo tutti i record giovanili dello sprint.
CronacaPronto il progetto “Oltre l’ostacolo“. La società di atletica dei campioni in campo contro il disagio giovanile