CARLO D'ELIA
Cronaca

Protec: primo sblocco dopo mesi

Il confronto in Regione sulla crisi dell’azienda di Sant’Angelo apre la strada alla “cassa straordinaria“

Gli operai durante un sit-in nel cortile della sede della Provincia

Sant'Angelo Lodigiano (Lodi), 12 gennaio 2021- Primi spiragli di luce sul futuro dei lavoratori della Protec di Sant’Angelo. La trattativa, approdata dal 30 dicembre in Regione Lombardia, in seguito al fallimento del confronto in Confindustria Bergamo, ha finalmente portato a un primo avvicinamento tra la proprietà dello stabilimento, la compagnia Lvf di Bergamo, e i 28 dipendenti dell’azienda metalmeccanica che dal 5 novembre è finita in liquidazione. Ieri durante il confronto coordinato dalla dirigente regionale Chiara Casella è stata accolta la soluzione avanzata dalla Regione di concedere per le tute blu lodigiane coinvolte nella vicenda Protec la cassa integrazione straordinaria. Si tratta di un ammortizzatore sociale in grado di integrare la normale cassa integrazione per 12 mesi. Questa la novità di ieri, dopo due lunghi mesi di confronto e di dura battaglia sindacale.

"Finalmente le parti coinvolte si sono avvicinate – spiega il rappresentante Rsu, Alessandro Rozza –. Abbiamo però avanzato altre richieste. Aspettiamo una risposta da Lvf". Per i lavoratori della Protec l’annuncio della messa in liquidazione è stata una doccia gelata. Una decisione improvvisa, per la ditta attiva da quasi 30 anni sul territorio e che dal 2005 è stata acquisita dal gruppo Lvf. I vertici dell’azienda non sono mai stati intenzionati ad accettare soluzioni diverse dalla chiusure. Qualche apertura, invece, sul futuro dei lavoratori che in questi giorni stanno continuando a lavorare nello stabilimento della Malpensata in attesa della chiusura definitiva. Protagonista della battaglia sindacale è la Fiom Cgil di Lodi che, tramite il segretario provinciale Massimiliano Preti, ha più volte chiesto alla proprietaria dello stabilimento lodigiano di concedere il contratto di solidarietà per i 28 lavoratori della Protec che rischiano di restare senza lavoro in un periodo durissimo per l’economia mondiale.

Sul punto però la Protec non ha mai lasciato spiragli, continuando a tirare dritto sulla chiusura dello stabilimento. A inizio dicembre il capannone era stato svuotato di tutti i macchinari e delle consegne ancora in fase di ultimazione. Una doccia fredda per i lavoratori, sempre più preoccupati per il futuro. "Dopo il fallimento della trattiva in Confidustria Bergamo, finalmente siamo davanti a una novità - afferma ora Preti -. Noi continuiamo a chiedere di adottare il contratto di solidarietà. È probabilmente l’unico strumento utile per garantire ai lavoratori di guadagnare almeno un altro anno. Aspettiamo di capire cosa accadrà in Regione. Nel caso porteremo la questione al Ministero". Il prossimo, e ultimo, incontro in Regione si terrà venerdì.