PAOLA ARENSI
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Cronaca

Prove di soccorso della protezione civile con numeri da record: unità cinofile da tutta Italia

Sant'Angelo Lodigiano ha ospitato il campo dell'addestramento nazionale e gli scenari necessari, incentrati soprattutto su ricerca dispersi, taglio alberi e rischio idrogeologico

I volontari impegnati nell'esercitazione

I volontari impegnati nell'esercitazione

Sant’Angelo Lodigiano (lodi), 9 marzo 2025 - Protezione civile e unità cinofile in massa a Sant’Angelo Lodigiano, ma è solo una esercitazione. Boom di presenze per la 15esima prova di soccorso nazionale, organizzata dalla protezione civile locale, per addestrare volontari e cinofila. Tre giorni di impegno, in cui sono state sfruttate le nuove dotazioni di mezzi della colonna mobile lodigiana e che hanno visto protagonisti cinofili provenienti da tutta Italia e dall’intero Lodigiano. L’impegno è stato da venerdì 7 marzo a domenica 9 , con il campo base allestito al Cupolone, concesso dal Comune e dove c’è stata la consegna finale degli attestati. Presenti, per il momento conclusivo, sia il sindaco Cristiano Devecchi, che l’amministrazione comunale, oltre alla polizia locale, al comandante dei vigili del fuoco del distaccamento cittadino, all’ingegner Michela Binda, dirigente della protezione civile provinciale e al consigliere delegato Angelo Madonini. Durante la prova di soccorso, il campo è stato interamente gestito dai volontari, che hanno dormito lì e cucinato ben 400 pasti. Le unità cinofile, con i propri binomi, hanno operato in scenari sparsi, dedicati alla ricerca delle persone in caso di emergenza. I volontari della colonna mobile provinciale, dei gruppi comunali e delle associazioni preposte, si sono addestrati nel taglio piante e a fronteggiare il rischio idrogeologico, che sono le situazioni di emergenza più frequenti nel Lodigiano. I gruppi della provincia partecipanti sono stati: San Fiorano, Codogno, San Rocco al Porto, Caselle Lurani, Caselle Landi, Cmv (Associazione volontari protezione civile), Sant’Angelo Lodigiano, Fircb, Turano Lodigiano e la colonna mobile provinciale. Paola Arensi