REDAZIONE LODI

Nuovo terminal merci a Lodi, i pendolari chiedono lo scambio: “Quadruplicate la linea”

Il comitato, in ansia per il progetto di ampliamento dell’area riservata ai convogli commerciali, punta a una compensazione sulla tratta fra Tavazzano e Lodi

Il Comitato pendolari Sud Milano e Lodigiano chiede il quadruplicamento della Tavazzano-Lodi

Il Comitato pendolari Sud Milano e Lodigiano chiede il quadruplicamento della Tavazzano-Lodi

Lodi, 14 marzo 2025 – Il progetto del nuovo terminal delle merci in stazione a Lodi, che prevede ottomila metri quadrati in gestione ai privati, “spaventa“ i pendolari che, intanto, avanzano nuove richieste di miglioramento del servizio ferroviario.

Si parla di un hub intermodale al Chiosino, con mezzi pesanti in entrata da via San Fereolo e conseguenze non ancora chiare per la città. Al momento l’area è stata affittata. Sono ottomila metri quadrati di binari in disuso. “Prepariamoci a chiedere immediatamente in compensazione il quadruplicamento della linea tra Tavazzano e Lodi! Indugiando, questa tratta diventerà presto solo merci e Frecciarossa! E addio pendolari” incalza, venuto a conoscenza del progetto, il Comitato pendolari del Sud Milano e del Lodigiano.

Per i viaggiatori, “il rinnovo del progetto di quadruplicamento Tavazzano-Lodi andrebbe inserito, al più presto, nel tavolo di ascolto di Regione con Rfi, per svilupparne la progettazione, dato che i soldi sono già stati accantonati”.

I portavoce di chi sfrutta la linea lodigiana ricordano inoltre che “non c’è stato nessun potenziamento recente, nel sud Milano e Lodigiano, dopo l’interconnessione della Tav, linea dell’alta velocità, nel 1997. Qui la circolazione suburbana è sulla vecchia direttrice 36 lenta, la Piacenza-Milano, ma va in conflitto con la direttrice 26 veloce dei diretti della R38, dei merci e degli Intercity, a causa delle infrastrutture vecchie, sovraccariche ed esauste, risalenti agli anni ’60. Tanto che si generano locali guasti ogni settimana e che, per assenza qui di deviatoi attivi, il blocco di un convoglio impone l’accodamento di tutti quelli a seguire, per tutta la Milano-Piacenza. Con ripercussioni negative sia ai Mantova, ai Piacenza-Greco Pirelli che alla Suburbana S1”.

Per il Comitato, “il quadruplicamento, che manca fino a Lodi, permetterebbe di risolvere per sempre le interazioni tra Suburbani e Diretti. E conclude: “Oggi noi viaggiamo assieme alle merci, come pacchi appunto, da spostare”.