Maleo (Lodi) – I sindaci di Maleo e Pizzighettone, rispettivamente Dante Sguazzi e Luca Moggi, chiedono aiuto a Roma "affinché eventi drammatici come l’investimento mortale, sulla ferrovia, di una giovane pizzighettonese, avvenuto il 15 agosto 2020, non cadano nel dimenticatoio".
La loro lettera si fa portavoce dell’urlo di dolore dei familiari della vittima, la 34enne Elisa Conzadori che, quel maledetto giorno festivo, rincasava dal lavoro, percorrendo la provinciale 234 verso Pizzighettone, ma fu travolta e uccisa da un treno al passaggio a livello della linea ferroviaria Mantova-Milano.
Da allora il padre Valter, la sorella Laura e il compagno di Elisa, Marco, chiedono giustizia. E la richiesta di archiviazione del fascicolo sulla morte, comunicata a inizio marzo dalla Procura di Lodi, porta ora la questione a Roma.
"La frequenza con la quale si sono verificate anomalie ferroviarie nei pressi dei passaggi a livello di quella linea, prima e dopo quell’episodio, è ed è stata allarmante. Troppo spesso inoltre, dopo gli altisonanti e indignati proclami delle prime ore, non vengono poi resi noti gli sviluppi di questi episodi – commentano i sindaci –. Vogliamo dare la giusta attenzione a queste vicende, imponendo alle autorità di informare adeguatamente l’opinione pubblica su accertamenti e responsabilità".
"La giovane, ricordiamo, morì sul colpo, sotto gli occhi di alcuni automobilisti, mentre attraversava i binari – aggiungono –. Come rappresentanti dei nostri territori, siamo indignati per una richiesta di archiviazione che rischia di non rendere giustizia ad Elisa". È stata interessata anche l’onorevole Silvana Comaroli (Lega) che, nel condividere l’iniziativa dei sindaci e l’interesse della famiglia a chiarire alcuni aspetti legati alla vicenda giudiziaria, ha preannunciato che presenterà un’interrogazione parlamentare.