di Laura De Benedetti
Il lockdown a luglio non c’era più ma il pluripregiudicato G.L., 55 anni, aveva deciso comunque di rapinare per due volte nel giro di 20 giorni la stessa farmacia del paese in cui abita. E lo aveva fatto nascondendosi proprio dietro l’obbligo di indossare la mascherina anti-Covid. A tradirlo, però, sono stati i suoi tatuaggi. Il pluripregiudicato, con mascherina, berretto da baseball e occhiali, armato di taglierino, si era presentato la prima volta nella farmacia di Mulazzano nel pomeriggio dell’1 luglio, attorno alle 17.30, facendosi consegnare l’incasso di circa 400 euro. Poi vi aveva fatto ritorno attorno all’orario di chiusura il 21 luglio, portando via 700 euro. Nella prima occasione l’uomo, con una maglietta a maniche corte, aveva coperto un tatuaggio sull’avambraccio con una benda, ma non aveva nascosto le lettere tatuate sulle nocche delle mani. Nella seconda si era presentato con le maniche lunghe, ma i tatuaggi ancora visibili. I carabinieri della stazione di Tavazzano, che si sono occupati delle indagini, hanno subito ipotizzato che il rapinatore fosse sempre la stessa persona, sia per il ‘modus operandi’, sia per la fisionomia e le altre caratteristiche distintive. La svolta alle indagini è arrivata il 30 luglio, quando, nel corso dell’attività investigativa, i militari hanno fermato il sospettato durante un controllo stradale. L’uomo, che corrispondeva agli elementi indiziari raccolti, mentre era alla guida della propria Ford Ka, è stato trovato in possesso di una modica quantità di cocaina per cui è stato sanzionato. Il fatto ha permesso ai carabinieri di effettuare una perquisizione a casa sua, dove sono stati rinvenuti e sequestrati un taglierino e gli abiti indossati durante le due rapine, di cui c’era evidenza dalle immagini di videosorveglianza interne al negozio.
G.L. è stato trovato in possesso anche di 763 munizioni di vario calibro, sottoposte a sequestro, per il quale è stato denunciato a piede libero. I carabinieri lo hanno infine arrestato il 22 settembre: rintracciato per strada, ha cercato di divincolarsi per evitare di finire in manette ed è stato deferito anche per aver opposto resistenza. Con l’arresto è scattata una nuova perquisizione nell’abitazione in cui sono state trovate una pistola tipo scacciacani e numerose altre munizioni che il 55enne potrebbe aver usato per commettere altri crimini, per i quali sono in corso ulteriori verifiche. Ora G.L. è in carcere e il Gip ha accolto tutte le incriminazioni a suo carico formulate dalla Procura.