PAOLA ARENSI
Cronaca

Riapre la caccia ma gli agricoltori sono ancora nei campi a causa del maltempo: “È pericoloso”

L'appello del presidente di Confagricoltura intende ottenere il posticipo della stagione venatoria: “Rischio nelle province di Milano, Lodi e Monza Brianza”

C'è il pericolo che la attività di caccia coinvolgano i lavoratori nei campi

C'è il pericolo che la attività di caccia coinvolgano i lavoratori nei campi

Lodi, 23 agosto 2024 – Attività agricola in ritardo per maltempo “aprire adesso la caccia potrebbe risultare pericoloso per i lavoratori ancora presenti nei campi”. Lo pensa Francesco Pacchiarini, presidente di Confagricoltura interprovinciale, che quindi chiede di rinviare di un mese l’apertura della prossima stagione venatoria. È la richiesta formale che Confagricoltura Milano, Lodi, Monza e Brianza ha inviato alla Direzione generale Agricoltura di Regione Lombardia.

Il presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza Francesco Pacchiarini
Il presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza Francesco Pacchiarini

La caccia, in Lombardia, dovrebbe aprire il 15 settembre, ma si chiede un posticipo. “La richiesta di avviare l’attività venatoria almeno dalla prima decade di ottobre è motivata dalle gravi ripercussioni della lunga stagione primaverile di maltempo, seguita da condizioni meteorologiche avverse più recenti, che hanno interessato l’intero territorio regionale, comprese le tre province di Milano, Lodi e Monza Brianza – motiva il presidente-. Tra le numerose e serie conseguenze di questa situazione climatica, che, come abbiamo già più volte denunciato, sta mettendo a serio rischio la campagna agraria, ci sono anche significativi ritardi nelle attività agricole, in particolare nelle semine. Il rischio è che l’avvio della caccia coincida con il pieno svolgimento delle operazioni di raccolta, compromettendo la sicurezza di tutti e l’efficace svolgimento delle lavorazioni agricole” spiega Pacchiarini.

La sovrapposizione delle due attività, infatti, non agevolerebbe la caccia e risulterebbe di intralcio alle imprese: “Purtroppo – prosegue – si stanno già avverando alcune delle ripercussioni che avevamo previsto, in seguito alla lunga ondata di maltempo e quindi allo sfasamento dei programmi colturali. La nostra organizzazione si è mossa da tempo per la tempestiva richiesta di ristori e rinvii delle scadenze che toccano il mondo agricolo, ma siamo pronti ad affrontare anche le urgenze che si presenteranno con l’evolversi della situazione. Per la maggiore serenità e tutela di tutti, ora è importante che Regione accolga il nostro appello, così da permettere agli agricoltori di completare il loro lavoro senza ulteriori complicazioni”.