"Era venuto in Italia per chiedere asilo, perché sapeva di essere ricercato in Pakistan per triplice omicidio. Ma sostiene che le accuse siano infondate, si sente perseguitato e in Italia spera di essere tutelato". L’avvocato Federica Liparoti, difensore di fiducia di Kashif Gulzar, 31enne pakistano arrestato il 10 giugno dai carabinieri a Santa Maria della Versa in esecuzione di un mandato di arresto internazionale emesso il 28 gennaio 2021 dall’autorità pakistana per il reato di omicidio plurimo in concorso, racconta la versione dei fatti fornita dal proprio assistito, che nel frattempo è stato scarcerato. "Entro i 40 giorni previsti dalla legge – spiega la legale – lo Stato estero non ha fatto pervenire la documentazione richiesta a supportare le accuse, non è stato portato alcun elemento di prova contro di lui che, quando è stato commesso il delitto, era in un altro Paese come dimostrano i timbri sul passaporto". Il procedimento per la richiesta di estradizione comunque prosegue e l’udienza si terrà con il 31enne in stato di libertà.
S.Z.