"Con quello che facciamo al centro antiviolenza di Lodi riusciamo ad affrontare il qui ed ora ma spesso bisogna agire con un percorso più in profondità". Lo dice Paola Metalla, presidente del centro antiviolenza di Lodi “La Metà di Niente“, spiegando il senso della raccolta fondi che la sua struttura sta portando avanti insieme alla Bcc Centropadana. Con le donazioni si intende attivare percorsi di psicoterapia a favore di donne fuoriuscite da situazioni di violenza, facendo gruppi di lavoro composti da psicoterapeute esperte su violenza di genere e sul trauma, che con metodi specifici e riconosciuti porterebbero la donna a scavare interiormente andando oltre la singola violenza subita. "Questo settembre è stato caldissimo per le nuove richieste, con casi molto pesanti di donne ad alto rischio da mettere in case rifugio, abbiamo avuto problemi a trovare posto per tutte. Siamo rimaste stupite anche noi – aggiunge Paola Metalla –. Le donne arrivano in una fase emergenziale, non riusciamo con nostri i fondi a farle fare un percorso psicoterapeutico completo, abbiamo finanziamenti della regione e del Comune di Lodi ma non abbiamo contributi di altri comuni del Lodigiano, nonostante molte vittime vengano da lì".
Con la psicoterapia si punta a un percorso di 150 ore. Al centro di via Gorini ci sono stati, ad esempio, casi di donne che già da bambine assistevano a violenze del padre verso la madre e ora sono abituate a pensare che quella sia la normalità di un rapporto. Il percorso psicoterapeutico è lungo ed aiuta a superare il suo vissuto, evitando di ricadere in situazioni di violenza. Per la raccolta si punta a raggiungere i 5mila euro (finanziando un percorso per dieci donne), attualmente si è arrivati a 1.555 con 33 sostenitori. Si può donare fino al 12 ottobre.
Luca Pacchiarini