
La scuola Del Ponte
Lodi, 7 aprile 2018 - «Da un litigio per futili motivi sono arrivati alle mani in maniera così inaspettata, dato che non c’erano mai state particolari tensioni tra i due o manifestazioni d’aggressività, e immediata che l’insegnante e l’educatrice presenti nell’aula non hanno fatto in tempo a separarli prima che uno dei due venisse ferito». Caterina Guerini, dirigente dell’Istituto comprensivo Lodi IV, cui fa capo la scuola media del Ponte, che è prontamente intervenuta non appena informata dell’accaduto, non minimizza la ferita al petto subita da un tredicenne, ieri mattina, attorno alle 10.30, in seguito a una colluttazione con un compagno di classe, ma aggiunge: «Ognuno dei due dà la colpa a se stesso per l’accaduto, dicendo di aver provocato l’altro; sono entrambi molto spaventati».
La direttrice ha fatto chiamare subito il 118, fatto allontanare gli altri 23 compagni mentre erano presenti i sanitari, ha cercato di persona i genitori di entrambi gli studenti, avvisato i carabinieri e l’Ufficio scolastico: «Ho chiesto alle due insegnanti presenti di scrivere una relazione. In prima istanza mi è stato riferito che, per un motivo futile, i due ragazzini hanno cominciato a litigare: il tempo di separarli e uno dei due aveva un taglio al petto, per fortuna non grave: è stato soccorso dagli operatori del 118 e poi medicato al pronto soccorso, affiancato dai genitori. E’ stato tenuto in osservazione qualche ora perché molto agitato, ma non aveva dolore e non ha mai perso conoscenza; inoltre ripeteva che il suo compagno non voleva fargli male. Poi il ragazzino nel pomeriggio è stato dimesso e lunedì tornerà per farsi controllare la medicazione.
«Ho parlato anche con l’altro ragazzo: era disperato. Gli ho detto che bisogna sempre pensare alle conseguenze. Ora valuteremo quali interventi educativi mettere in campo, anche con le forze dell’ordine». La preside ha consegnato i fascicoli dei due studenti all’Arma, come richiesto: «In questi casi informiamo di prassi il Tribunale dei minori, che deciderà cosa fare - afferma il capitano Domenico Sacchetti -. Speriamo che non ci siano conseguenze penali. Per fortuna non è accaduto niente di grave è solo una brutta bravata tra bambini, che poi si sono abbracciati. L’istituto fa già parte del percorso sulla legalità che svolgiamo nelle scuole».