CARLO D’ELIA
Cronaca

Rondò in via Dante a Lodi, i lavori restano bloccati fino a febbraio

Lodi, il Tar dice “no“ alla richiesta del Comune di riattivare il cantiere. Verdetto finale l’8 febbraio

di Carlo d’Elia

Il Tar della Lombardia ha bisogno di altro tempo per decidere. Ancora un rinvio sul caso dell’ex Consorzio Agrario di Lodi (sulle cui ceneri dovrebbe sorgere un megastore a marchio Esselunga con opere di compensazioni connesse), finito all’attenzione della magistratura dopo il ricorso presentato dal coordinamento Lodi Vivibile. La decisione sul cantiere per la realizzazione di un rondò in viale Dante, intervento che comporterebbe l’abbattimento di nove alberi (5 tigli e altri 4 alberi) lungo dello storico filare che porta dalla stazione a piazza Castello, era attesa ieri, ma i giudici hanno deciso di rinviare ogni verdetto all’8 febbraio 2022. Il cantiere resterà bloccato fino a quel giorno. Così ha deciso il Tar nel pomeriggio di ieri con un’ordinanza che blocca, ancora una volta, l’avvio del cantiere. A portare avanti la battaglia contro questi lavori sono consiglieri d’opposizione, gli esponenti del comitato “Lodi vivibile” e Legambiente.

"Per festeggiare dobbiamo attendere – spiegano dal Comitato –. Perché abbiamo chiesto motivi aggiuntivi. Quello che è certo, per ora, è che il giudice del Tar della Lombardia ha riconosciuto che l’autorizzazione della Soprintendenza fornita dal Comune di Lodi non era sufficiente per decidere se procedere con il taglio degli alberi per realizzare la nuova rotatoria". I ricorrenti hanno presentato al tribunale amministrativo altri documenti per effettuare una valutazione del progetto. Depositata una relazione tecnica, firmata dall’agronomo milanese Luca Masotto. "Le valutazioni basate sulle relazioni allometriche indicano che le piante esaminate presentano un’età di almeno 70 anni, età d’altra parte pienamente compatibile con le caratteristiche morfofisiologiche osservate in campo – si legge nella perizia –. Tale conclusione è altresì compatibile con le fotografie aeree reperite sul Portale cartografico regionale, allegate al presente elaborato. I tigli esaminati sono quindi consolidati elementi del paesaggio urbano di viale Dante, emergenze verticali da conservare quanto più possibile per evitare la perdita della leggibilità dei filari".