MARIO BORRA
Cronaca

Rsa come una mini-città Così rivivono gli anziani

La San Giorgio di Codogno si trasformerà in una specie di villaggio. La dimensione domestica diminuirà lo stress e quindi gli psicofarmaci.

Rsa come una mini-città Così rivivono gli anziani

di Mario Borra

Trasformare la casa di riposo in una mini-città per dare la sensazione agli anziani di vivere tra i loro ricordi e affetti, facendo loro riassaporare una quotidianità che inevitabilmente si perde rimanendo chiusi tra le quattro mura della struttura. Cartongesso, alluminio e vetro serviranno all’Asp (Azienda servizi alla persona) Basso Lodigiano per ricreare una piazza, i negozi, un bar, il parrucchiere, il medico ma anche una sala da pranzo o la lavanderia, con tanto di numeri civici e cassetta della posta fuori dalle stanze degli ospiti. Si tratta del progetto “Dimensione città in Rsa“ che la Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi ha finanziato con 14mila euro facendo scattare la gara tra i privati per reperirne altri 7mila. Il budget totale, al momento, è di 30mila euro e dunque la Rsa San Giorgio, che ha presentato il progetto con Insieme per l’Asp e cooperativa Alemar, stanzierà fondi propri per raggiungere la cifra preventivata.

"Un’autentica sfida senza un protocollo definito – spiega Enrico Dusio, direttore generale della struttura assistenziale di viale Gandolfi – Ricreare una dimensione domestica non solo rende l’ambiente meno freddo, ma ci aiuterà nella gestione degli anziani: infatti i livelli di stress o le patologie psichiatriche diminuiranno e quindi puntiamo a somministrare meno farmaci". La piccola città costruita nella Rsa avrà dunque un valore terapeutico. "Si tratta di una sperimentazione che non ha eguali nelle strutture della provincia e credo nemmeno in Italia", sottolinea Dusio.

L’idea è di trasformare il maxi salone con le arcate, vera e propria agorà interna, in un villaggio in modo da far riaffiorare i ricordi belli dei pazienti, in parte psicogeriatrici; quelli dell’infanzia, legati alla propria famiglia. "Per completare il progetto servirebbero 80mila euro ma iniziamo con i fondi che ci sono e che arriveranno a breve. Ora scriverò una lettera per chiedere aiuto alle realtà imprenditoriali. Siamo convinti che l’anziano debba stare bene a livello psicofisico: sfido chiunque a rimanere in una struttura 24 ore su 24. Vogliamo inoltre aprire la Rsa all’esterno: abbiamo già pensato a iniziative per creare un ponte con le realtà cittadine, in primis la biblioteca".