PAOLA ARENSI
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Cronaca

Troppi furti, San Colombano al Lambro rilancia il controllo di vicinato

Il sindaco Alessandro Granata vuole allargare l’iniziativa ad altre zone e rafforzare la comunicazione tra i residenti per invertire la rotta

Il sindaco di San Colombano Alessandro Granata

Il sindaco di San Colombano Alessandro Granata

San Colombano al Lambro (Milano), 15 aprile 2025 - Il sindaco di San Colombano al Lambro, Alessandro Granata, vuole riprendere in mano il controllo di vicinato, “fermo dal 2020”, come precisa.

“Sarebbe bello che, oltre ai furti, si segnalassero abbandono di rifiuti e deiezioni e altri comportamenti scorretti e che le persone coinvolte si prendessero l’impegno di tenere in ordine il proprio quartiere”, si auspica.

“Ecco perché, nei giorni scorsi, ho incontrato alcuni referenti dei gruppi del Controllo di vicinato – continua Granata – e si è parlato di come rinforzarli, rafforzare la comunicazione tra residenti, ritornare ad organizzare incontri, a scadenze programmate, con amministrazione e Polizia Locale.

Vorremmo coinvolgere nuove persone, attraverso diverse tipologie di comunicazione e invitare a segnalare anche altre criticità presenti sul territorio. Sempre al numero di pronto intervento della Polizia Locale 335 209041”.

L’appello

“Ancora una volta ho chiesto una maggiore partecipazione al volontariato civico, che prevede il coinvolgimento dei cittadini che offrono il proprio tempo e le proprie competenze al servizio della comunità.

Nell’ultimo mese, in paese, ci sono stati alcuni furti e un controllo più attivo sul territorio, probabilmente,  avrebbe potuto scongiurare almeno parte di questi reati, che sono avvenuti e avvengono alla luce del giorno”. 

I numeri

Ad oggi sono coinvolte 229 famiglie, in 10 gruppi dislocati in altrettante zone: Boccaccio, Regione, Ada Negri, Vaccarini, Pampuri, Via Don Sturzo-Costa, Via Don Sturzo-Salvo D’Acquisto, Petrarca, Bianchi-Pilastrello e Fragole.

La speranza 

“Vorremmo ampliare il controllo di vicinato in altre vie, oltre a quelle dove già esiste (con tanto di cartelli). La popolazione deve sentirsi responsabile, perché San Colombano al Lambro è di tutti. Se questi gruppi poi si prendessero cura dei quartieri, come avviene a Graffignana, Casalpusterlengo, sarebbe ancora meglio. Una volta le persone pulivano ogni mattina fuori casa propria. Adesso nessuno lo fa più, torniamo alle buone vecchie abitudini”.