REDAZIONE LODI

San Matteo, un esempio per i medici di domani: "I soldi non sono tutto"

In un momento di crisi per la professione medica, il Ministro della Salute Orazio Schillaci e l'Assessore al Welfare Guido Bertolaso hanno discusso come incentivare i giovani medici e rilanciare la professione. Il Presidente del San Matteo Alessandro Venturi ha sottolineato l'importanza di sostenere e accompagnare i giovani nel loro percorso formativo.

San Matteo, un esempio per i medici di domani: "I soldi non sono tutto"

Medici che lasciano dopo anni la struttura pubblica per dedicarsi alla libera professione, carenze negli organici e intere zone senza camici bianchi. Problemi pesanti di cui si è parlato con il ministro della salute Orazio Schillaci che ieri è intervenuto all’inaugurazione della nuova clinica oculistica del San Matteo. "Dobbiamo cercare di rendere più attrattiva la professione medica, a partire dai dipartimenti di emergenza e urgenza - ha detto il ministro -. E non si tratta solo di introdurre maggiori incentivi economici. Quando mi trovo di fronte a scuole di specializzazioni deserte, o quasi, perché non offrono la prospettiva di un lavoro privato, rimango deluso: chi fa le sue scelte solo in base a tali presupposti, non ha compreso cosa vuol dire fare il medico". Bisogna quindi rilanciare la professione che in questo momento sembra essere in crisi. "Oltre a garantire ai giovani un giusto compenso economico - ha sottolineato l’assessore al welfare Guido Bertolaso -, occorre trasferire loro le giuste motivazioni". "Dobbiamo sostenere e accompagnare i giovani nel loro percorso formativo - ha aggiunto il presidente del San Matteo Alessandro Venturi -. Nessuno deve lavorare unicamente per lo stipendio, ma anche per realizzare se stesso". M.M.