San Rocco al Porto: la prima cittadinanza onoraria va a Pietro Casella, il ‘re dei sughi’

Intanto è ancora polemica sull’impianto elettrico per la sagra

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Il sindaco Matteo ricorda che l’imprenditore Pietro Casella ha avviato da zero un’impresa di successo nel mondo e ha dato lavoro a tanti sanrocchini

San Rocco al Porto (Lodi) - Sabato 26 ottobre, alle 11, nell’auditorium di San Rocco al Porto, sarà conferita la prima cittadinanza onoraria locale. Andrà all’imprenditore Pietro Casella di Formec Biffi, del settore agro-alimentare.

“Questa persona – spiega il sindaco Matteo Delfini – ha avviato da zero un’impresa di successo nel mondo e ha dato lavoro a tanti sanrocchini che, nel tempo, lo hanno aiutato”. “È riuscito, con la sua creatività e bravura, a farsi notare, valorizzando il Made in Italy” ha ribadito la consigliera di minoranza Ilaria Contardi, del gruppo “San Rocco in porto“.

Intanto, in paese, si discute sull’impianto elettrico temporaneo segnalato dall’opposizione in estate, nell’area verde di Via Martiri della Libertà, all’angolo con via Leonardo da Vinci, in occasione della sagra patronale (festeggiata dal 30 luglio al 18 agosto) e poi rimosso. Per il Comune “ne era stata garantita la sicurezza” ma la minoranza vuole le carte: “Dopo tre segnalazioni e un’interrogazione, l’impianto elettrico temporaneo, con scatole per il contatore agganciate ad un palo con fascette e tubi corrugati che entravano nel marciapiede, è stato finalmente rimosso – dicono dall’opposizzione –. Attendiamo però dal Comune, la certificazione che attesti che l’impianto fosse a norma”.

“Il Comune, l’8 agosto, ha affermato che la fornitura dei contatori era stata richiesta dai titolari delle giostre e che la competenza in relazione all’installazione, è in carico ad Enel – ribadiscono i consiglieri nell’interrogazione –. Noi il 13 agosto avevamo chiesto all’ente locale aggiornamenti sulla messa a norma dell’impianto elettrico e nello specifico, se sono state effettuate le verifiche richieste e se fosse a norma”. Ora i consiglieri chiedono ancora quindi conto al Comune di quanto controllato. Ieri il sindaco Matteo Delfini, ha però replicato: “L’impianto è messo da Enel ed è questa azienda che ne garantisce la sicurezza. In questo caso l’ha garantita. Poi, magari, l’impianto era brutto da vedere. Non è che Enel ha tolto l’impianto provvisorio perché l’opposizione ha fatto le proprie interrogazioni o segnalazioni, come è sua facoltà. L’ha tolto perché lo doveva togliere. Ma ognuno è libero di credere ciò che vuole”.