
Massimiliano Lodigiani
Santo Stefano Lodigiano (Lodi), 3 febbraio 2021 - Tre anni, un mese e 10 giorni in abbreviato per l'ex sindaco di Santo Stefano Lodigiano. Si è chiusa, almeno in primo grado, la vicenda giudiziaria di Massimiliano Lodigiani, 52 anni, storico primo cittadino e volto molto conosciuto della politica locale della Bassa, coinvolto nello scandalo che lo ha travolto a giugno scorso con accuse che vanno dalla falsità in testamento olografo, alla circonvenzione d’incapace e alla truffa. Lodigiani era finito agli arresti nel giugno scorso per nove ipotesi di reato, tra le quali operazioni illecite per “pilotare” a favore del Comune i testamenti di persone colpite da varie invalidità. Ieri la condanna del gup per tutti i capi di imputazione tranne la tentata circonvenzione di incapace che, a questo punto, non c'è stata.
Il pm Giulia Aragno per l'imputato aveva chiesto 5 anni di reclusione. L'avvocato difensore dell'ex sindaco, Adriano Bazzoni, non è soddisfatto della sentenza di primo grado e annuncia il ricorso in Appello. "Riteniamo che la pena sia eccessiva - spiega il legale dell'imputato Lodigiani - Leggeremo le motivazioni e poi procederemo con il ricorso in Appello".
Assolto, invece, un altro ex sindaco, Enrico Curati, dall'accusa di tentata circonvenzione d'incapace. Andrà invece a processo la 70enne che avrebbe concorso a orientare il testamento di un’altra anziana, e che si professa non colpevole. Il Comune inoltre dovrà restituire beni per circa 500mila euro agli eredi della pensionata che risultava aver lasciato risparmi e immobili al municipio dopo il decesso.