Santo Stefano Lodigiano (Lodi ), 19 gennaio 2025 – Prima il sit in dei genitori, ora i cartelli di protesta e la camminata pacifica. Continuano le mosse popolari per protestare contro la decisione di chiudere la scuola materna di Santo Stefano Lodigiano. Misura presa a partire dal prossimo anno scolastico.
Sabato 18 gennaio 2025 c'è stato un sit-in di protesta, da parte di una cinquantina di genitori dei bimbi frequentanti la scuola materna del paese, che si sono trovati nella piazza del Municipio per chiedere un incontro al sindaco Marinella Testolina. E oggi 19 gennaio 2025, alle 14,30, da piazzale Sant'Ignazio, ci sarà una partecipata camminata di protesta, cui prenderanno parte anche cittadini di Corno Giovine e dintorni.
Le manifestazioni sono nate dopo che la stessa prima cittadina, Marinella Testolina, ha diffuso una nota, con la quale è stato ribadito che il plesso di piazza Roma è destinato alla chiusura. Questo poiché "il gestore declina l’ipotesi di reincarico". I genitori, preoccupati e arrabbiati per la scomoda novità, hanno anche avviato una petizione e scuola, questi sabato e domenica, dopo la messa, fuori dalla chiesa e oggi, domenica pomeriggio, all'oratorio, per raccogliere le prime firme per chiedere di non chiudere l' asilo.
L'idea della petizione da far sottoscrivere alla cittadinanza è nata perché si intende protocollarla in Comune e farla pervenire al Prefetto di Lodi Enrico Roccatagliata. Vicino ai genitori c'è anche il consigliere di minoranza Mauro Bonfanti, che ha chiesto di parlare con il sindaco. La camminata proseguirà dalla piazza alla scuola, sperando di sensibilizzare l'amministrazione comunale sull'importanza di un servizio simile in paese, soprattutto per i genitori che lavorano.
La richiesta è chiara: non procedere alla chiusura, indirizzare la Giunta al rinnovo della concessione in corso e discutere del contenuto della petizione in Consiglio comunale. I problemi sono nati quando, arrivata la scadenza del periodo di gestione, si è dovuto pensare al rinnovo.Al bando del Comune aveva partecipato l’attuale gestore, l’associazione San Bassiano, chiedendo un aumento del contributo comunale fin qui percepito (diecimila euro) per scongiurare un aumento delle tariffe, dato che si sarebbe dovuto accollare anche altri costi. Ma non si è arrivati a nessun accordo.
Tra le ipotesi c'era l'aiuto della parrocchia di Corno Giovine che avrebbe potuto subentrare nella gestione. Però, anche in questo caso,nulla di fatto. Dopo mesi di trattative, quindi, nessuna svolta. La sindaca nella sua nota ribadisce la disponibilità al trasporto gratuito per fruire il servizio in paesi limitrofi : "Abbiamo inviato al gestore una lettera interlocutoria per ribadire la disponibilità di 10mila euro a bilancio, per il prossimo anno scolastico, ma non abbiamo ancora ricevuto dall'associazione la documentazione contabile per l'obbligo di verifica sull'uso di pubblico denaro. Ci chiedono però il rinnovo di una convenzione non più fattibile, sia nei contenuti materiali, che per l'impatto economico". Intanto nella notte sono spuntati due striscioni di protesta, posizionati da ignoti all’ingresso in paese, da via Trento e Trieste e davanti alla cascina Santa Maria. Dicono "sindaca dimettiti" e "l'asilo non si tocca".
A fronte delle proteste, la sindaca Marinella Testolina, nella mattinata del 19 gennaio ha ribadito: "L'amministrazione comunque sta lavorando ancora e niente è perduto: forse abbiamo uno spiraglio di salvezza per aprire le porte ad ulteriori possibilità ed evitare una chiusura certa".