MARIO BORRA
Cronaca

Santo Stefano Lodigiano, Comune condannato a restituire un milione di euro

Sono i soldi che Maria Luisa Grazia Ghiringhelli lasciò in eredità all’ente pubblico che, secondo i giudici, erano frutto però di un testamento “pilotato” dall’ex sindaco Massimiliano Lodigiani

L’ex sindaco Massimiliano Lodigiani

Santo Stefano Lodigiano (Lodi) – Il Comune di Santo Stefano Lodigiano perde la causa e il Tribunale civile di Lodi lo condanna a restituire contanti, terreni e il controvalore di altri beni, frutto dell’eredità di Maria Luisa Grazia Ghiringhelli, la donna 87enne scomparsa nel 2018 che lasciò all’ente pubblico tutti i suoi averi ma che, secondo la sentenza della sezione penale della corte d’Appello, era conseguenza di un testamento olografo “pilotato“ per il quale è stato condannato a due anni, pena sospesa, l’ex sindaco Massimiliano Lodigiani.

Si chiude quindi la vicenda giudiziaria scoppiata nel giugno del 2020 quando Lodigiani fu arrestato con le pesantissime accuse di truffa, peculato, falsità in testamento olografo e circonvenzione di incapace: alla fine, dopo la richiesta del Gup di Lodi nel 2021 di tre anni e un mese di reclusione, è arrivata la sentenza (per la quale l’imputato non ha ricorso in Cassazione) il 17 febbraio scorso con la pena ridotta a due anni.

Nello specifico il Comune dovrà restituire alle due nipoti della Ghiringhelli, accertate dal Tribunale come eredi legittime, circa 711mila euro tra contanti e titoli (292mila euro) e il valore di terreni ubicati a Santo Stefano e San Fiorano quantificato in 418mila euro, seppur i beni fossero già stati venduti in buona parte dall’allora sindaco Lodigiani per un valore molto inferiore, pari a 251mila euro.

Inoltre l’ente pubblico deve restituire pure un immobile in località Filolungo e otto appezzamenti di terreno a San Fiorano, sempre facenti parte del lascito ancora intestati al Comune. In pratica, un “tesoretto“ per un totale di un milione di euro. Ora il peso della vicenda è sulle spalle dell’attuale amministrazione comunale, guidata dal settembre del 2020 dal sindaco Marinella Testolina, che ha dovuto, suo malgrado, farsi carico di questa pesante “eredità“, dovendo ora gestire la fase della restituzione e amministrando in questi anni con il bilancio “congelato“. Se i tribunali hanno messo la parola fine all’iter giudiziario, ora si apre la “partita“ scottante relativa alla riconsegna dei fondi: se per i terreni e l’immobile ancora intestati al Comune il problema non sussiste, occorre trovare una soluzione per gli altri beni.