
Si chiama “Un sasso per la difesa delle donne” l’ultimo progetto, che ha come slogan "abbattiamo il muro del silenzio", dedicato al contrasto della violenza, fisica e psicologica, sulle donne. Si svilupperà dal 18 novembre al 4 dicembre, ma c’è già chi è a lavoro per realizzarlo. Gli sviluppi potranno essere seguiti sulle pagine Facebook e Instangram “unsassoperladifesadelle donne” o su www.unsassoperladifesaperledonne.it. "È un progetto nato per fare rete, per parlare della violenza sulle donne e insegnare il valore della donna – spiega il criminologo di San Martino in Strada, Cristian Federico Bonatti –. Sono protagonisti i ragazzi e le donne che abbiamo aiutato a uscire dal discorso attraverso il Centro territoriale e il progetto Educare per educare di Sant’Angelo".
I protagonisti hanno deciso di lasciare sui sassi frasi o disegni sulla violenza alle donne e vogliono lanciare un messaggio alle vittime, affinché trovino il coraggio di denunciare. "Il femminicidio è l’evento finale di queste violenze, ma succedono purtroppo ogni giorno, con donne abusate, maltrattate, sopraffazione psicologica e fisica e l’uccisione della personalità, dobbiamo sensibilizzare" osserva l’esperto. I sassi sono stati disegnati e saranno consegnati a 20 comuni lodigiani che hanno aderito al progetto, tra cui Lodi, Casalpusterlengo, Corno Giovine, San Martino. "Posizionati in luoghi simbolo del paese, patrimonio dell’umanità, saranno sassi numerati, piccoli, ruvidi, lisci, di colore diverso, così come tutte le donne sono uniche. Loro che hanno la forza di un sasso per uscire dal pericolo anche se c’è chi vuole farle sentire piccole". Chi trova i sassi può fotografarli, fare selfie, ma deve lasciarli lì. Le foto saranno pubblicate sui canali social, che sono collegati a un sito dove ogni comune, che ha un sasso con disegnato l’albero della vita, ha la propria pagina (con monumenti tipici, storia e foto e collocamento dei sassi, della panchina rossa e dei simboli collegati al tema). Alla rete stanno aderendo anche scuole e associazioni.
P.A.